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Juniores traditi: tanti slogan, pochi fatti. Solo alcune realtà ci credono

Nella seconda parte dello speciale esaminiamo il campionato di Promozione, traendo le conclusioni finali

20 Novembre 2025

Juniores traditi: tanti slogan, pochi fatti. Solo alcune realtà ci credono

Cesarini della Longarina, esempio virtuoso (Foto ©GazReg)

Stop alle illusioni

Come detto già in precedenza non siamo qui per accusare le scelte di società e tecnici, ma ciò su cui ci sentiamo di puntare il dito sono le molte dichiarazioni fatte di continuo riguardo la tanto osannata collaborazione tra prima squadra e Juniores. Una collaborazione che come visto in realtà sussiste in pochi e rarissimi casi. Un diktat che le società affermano ma che poi non realizzano, non pescando quasi mai dall’Under 19 per la prima squadra del futuro. Un dato che fa riflettere su quanto i club puntino su questa categoria, spesso trascurata o ignorata. Come studiato, si nota come esistono società che non la curano minimamente, andando a pescare i giovani l’anno successivo da altre realtà, quando sarebbe molto più utile crescerli in casa propria. Il punto è che nella maggior parte dei casi i due gruppi sono totalmente separati, e non esista nessuna collaborazione tra di loro. Se poi possiamo far passare il fatto che non si crescano talenti adatti tecnicamente per il contesto dei grandi, va affermato che spesso non accada.

Scrutando le varie formazioni nel campionato Under 19, invece di osservarne uno che da "sotto" viene premiato con minuti con i grandi, si assiste spesso al contrario. In parecchie formazioni infatti si vede come siano i giovani inclusi sin da inizio delle prime squadre a fare il percorso inverso nel weekend, andando ad “aiutare” l’Under 19. Un meccanismo che porta i ragazzi a calarsi in una realtà diversa da quella a cui sono abituati e con cui lavorano in settimana, con dei compagni di squadra che nemmeno conoscono, solo per accumulare minutaggio e mantenersi in una condizione atletica adatta al contesto. Ma se questa è la collaborazione di cui tanto si parla, allora c’è qualcosa di rotto negli ingranaggi. Perché un giocatore di prima squadra, seppur in età di lega, deve andare a togliere spazio ad un altro che si allena tutta la settimana con la sua squadra? Solo per il risultato finale?

Ci sarebbe anche da interrogarsi su quanto poi questi ragazzi aiutino davvero la formazione Juniores, ma non solo per le doti tecniche, ma anche solamente per il fatto che si inseriscono in un gruppo che semplicemente non conoscono, proprio perchè non ne facevano nemmeno parte nella stagione precedente, apparendo spesso anche spaesati. Quello che ci sentiamo di dire è allora di smetterla di annunciare collaborazioni che non esistono, perchè ognuno ovviamente ha la facoltà di scegliere i giocatori che vuole e di far giocare chi vuole, ma annunciare sinergie e collaborazioni che poi non esisteranno è cosa sbagliata, e non serve promettere nulla a dei ragazzi che devono solamente crescere e giocare.

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