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Otto gol in una gara? E' possibile, chiedetelo a Comandini

Non ci credete? Beh, è successo davvero. L'attaccante classe 1990 racconta la sua giornata d'oro

10 Febbraio 2020

Matteo Comandini ©Medina

Matteo Comandini ©Medina

Matteo Comandini ©Medina

E’ successo davvero. Matteo Comandini, attaccante 1990 in forza al Nuovo Latina Isonzo, nella giornata di ieri è riuscito a mettere la sua firma sul tabellino per ben otto volte. “Tutti gol non scontati tra l’altro, solo uno è stato su una ribattuta, ma negli altri ci ho messo del mio”. Parole colme di soddisfazione quelle dell’attaccante neroblù dopo la roboante vittoria per 13-0 rifilata dalla sua squadra al Pro Formia: “E’ stata una gara particolare sotto tanti punti di vista, ma non mi era mai capitata una cosa del genere. Ai tempi degli Allievi Nazionali, quando giocavo al Frosinone, una volta mi era capitato di fare molti gol in una singola partita, ma mi ero fermato a cinque…”. E invece in questo turno l’attaccante con la 9 sale sull’otto-volante interpretando una gara che farà fatica a dimenticare: “Avrò toccato quindici palloni durante la gara, non di più, ma gli attaccanti sono così, no? Quando è la loro giornata ogni palla che toccano diventa d’oro”. Se è così allora Comandini nella giornata di ieri si è proclamato il Re Mida della Prima Categoria, ma insomma questi numeri non arrivano mai per caso. Infatti la sua carriera parte dal lontano: prima le giovanili al Frosinone, poi tante esperienze; il Ferentino in Serie D, le parentesi alla Colognese, squadra bergamasca che militava anch’essa in Serie D, ed in Svizzera, dove veste la maglia dell’Ascona, poi ancora il ritorno in patria dove si divide tra Eccellenza e Promozione lombarda, fino al ritorno nel suo Lazio. Da qui tante casacche di colori diverse fino a quella neroblù proprio del Nuovo Latina Isonzo. Vista una carriera così lunga e costellata di gol (Comandini ci racconta che negli ultimi quattro anni i suoi gol sarebbero circa 80) ci siamo chiesti e gli abbiamo chiesto se ne ricordava qualcuno in particolare e lui non manca neanche a questo appuntamento: “Uno che ricordo come fosse ieri è quello segnato da 70 metri. Giocavo al Real Latina ai tempi, era una sfida contro il Borgo Faiti. Ero nella mia metà campo, ho visto il portiere fuori dai pali e non ci ho pensato due volte. Un altro che ricordo con molto piacere è stato una semi-rovesciata da fuori area con la maglia dell’Agora”. In ultima battuta chiediamo a Comandini se vuole dedicare i gol a qualcuno; la dedica in genere si fa per una rete e visti i tanti gol gli abbiamo dato scherzosamente la possibilità di dividerli per più persone, ma lui risponde così: “Li dedico tutti alle persone che mi sopportano e supportano di più: alla mia fidanzata ed a mio figlio Samuele ai quali, purtroppo, tolgo troppo tempo”.

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