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Il tecnico del Delfino soddisfatto delle ultime prestazioni si augura che la squadra possa migliorare ancora
31 Gennaio 2022
Alessandro Auricchio, tecnico dello Scauri
Lo Scauri Marina scalpita per avvicinare l’obiettivo della salvezza. Il tecnico Alessandro Auricchio, malgrado qualche punto di ritardo, si è detto fiducioso. Nelle ultime settimane del 2021 sono arrivati i primi punti – dopo 6 sconfitte consecutive -, grazie alle vittorie con Grunuovo, fino a quel momento a punteggio pieno, e Pro Formia. Segnali di crescita, e la sosta può solo aver fatto bene al Delfino, per compattare ulteriormente lo spogliatoio. "Sto lavorando con giovani dal 2002 al 2004, ed in più c’è un gruppo di ragazzi del posto – ha dichiarato l’allenatore - la società non ci ha chiesto nulla in più della salvezza, ci crediamo. Ci alleniamo in 20, la predisposizione della squadra c’è, dovremo mettere qualcosa in più in campo che sinora è mancato. I risultati ne sono lo specchio". Alle porte un periodo decisivo, per cercare di risucchiare qualche punto. "Le prossime 5 partite ci diranno di che pasta siamo fatti. Ci siamo allenati per 45 giorni, non fermandoci mai, nel rispetto delle norme covid, per farci trovare pronti alla ripartenza". Sarà il momento spartiacque per il campionato dello Scauri Marina, che riprenderà ospitando la capolista San Giovanni Incarico. "Venderemo cara la pelle. Se riuscissimo a fare risultato, oltre i punti che ne conseguono avremmo la consapevolezza di poter fare qualcosa in più. Un risultato positivo ci aiuterebbe mentalmente. La partita si prepara da sola, ci metterò anch’io un carico per far capire che oltre i punti ci sono tante altre situazioni di contorno che possono fare la differenza. L’attualità ci dice che siamo in ritardo rispetto alla terzultima. Guardiamo a chi ci precede e cercheremo di ridurre il divario. Sono ottimista. Il lavoro, prima o poi, paga. Il delfino si salverà, capiremo nelle prossime 4-5 giornate se abbiamo fatto questo passo in avanti". L’esempio da seguire è quello della Bon Bosco Gaeta."Come noi, era partita in sordina. Con diverse vittorie di fila è arrivata al 3° posto. E’ un bel campionato, molto livellato. Lo dimostra il fatto che sono tutte racchiuse nello spazio di 3-4 punti. Non c’è ancora una squadra che la faccia da padrona, perché anche San Giovanni Incarico e Grunuovo hanno avuto battute d’arresto. Noi dobbiamo fare il massimo. La compattezza dello spogliatoio mi darà una mano. I ragazzi sono sempre presenti e disponibili, sono delle spugne: assorbono tutti i concetti e si mettono in gioco. Essendo un campionato equilibrato, inanellare alcuni risultati utili significherebbe uscire dalla zona di penombra nella quale siamo adesso e che credo che non meritiamo".
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