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Avvio altalentante per i giallorossi, che però vogliono ragionare in prospettiva
29 Novembre 2022
Valentino Vergari, da un mese al timone del Real Testaccio
Un Real Testaccio altalenante, ma da non paragonare a quello dell'anno scorso. Le parole del tecnico, Valentino Vergari, oscillano intorno a questa realtà. I giallorossi hanno raccolto sei punti dopo le prime cinque partite: non poco, ma nemmeno troppo, si potrebbe dire. Dopo due sconfitte inaugurali, i capitolini hanno reagito infilando i successi con Tor de' Cenci e Centro Giano. Quando la svolta sembrava in atto, ecco che è arrivato un ko casalingo contro la Pro Calcio Cecchina, che ha allontanato nuovamente le posizioni di vertice. "Potevamo vincere - ha commentato -. Ma è come se avessimo fatto di tutto per perderla. Abbiamo regalato l'1-0, siamo riusciti a pareggiare, e poi a subire un gol di testa da un giocatore che era più basso di 20 centimetri rispetto al nostro capitano. Nel secondo tempo concediamo un calcio di rigore, quando avevo detto di stare attenti alla loro velocità in ripartenza. Provo ad aggiustare la squadra, ci mettiamo con il 3-5-2, la riapriamo, ci mangiamo una serie di gol e perdiamo una brutta palla in uscita, da cui segnano il 4-2. Nemmeno l'arbitraggio è stato perfetto. Il direttore di gara si è scusato. Aveva 17 anni, gli ho detto che non ha colpe". E' un Real Testaccio che non riesce a realizzarsi, a compiere il definitivo salto di qualità. Ma, come detto, non si deve paragonare a quello dell'anno scorso, che ha sfiorato il salto in Promozione. "E' cambiato tanto, sono rimasti soltanto quattro giocatori. Ho la squadra più giovane del girone, una sorta di Under 19 con i fuoriquota. Paghiamo dazio nell'esperienza, ma in compenso dalla nostra dovremmo avere il vantaggio di essere più freschi e brillanti. Sto cercando di far recuperare la forma fisica ai ragazzi, ho fiducia in loro. Non faremo un brutto campionato, cercheremo di far giocare tutti e provare a formare una squadra in prospettiva". Il nuovo progetto tecnico è appena cominciato, dato che Vergari è arrivato da un mese. "Mi chiamavano da tre anni. Il direttore mi ha voluto a tutti i costi, solo la grande amicizia che mi lega a lui mi poteva portare al Real Testaccio, dato che io sono dell'altra parte di Roma. All'inizio ero scettico, ma c'è un ambiente fantastico ed è piacevole lavorare qui".
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