Tigre-Canarini, non si placano le polemiche: ecco le versioni delle due parti

Non si placano le polemiche relative alla gara di Coppa Lazio di mercoledì scorso tra Tigre e Canarini. Dopo aver contestato, legittimamente, la squalifica all'attaccante dei gialloblù Emanuele Romei, sono emersi nuovi particolari che sembrerebbero mettere ancor di più in discussione il referto dell'arbitro e, di conseguenza, il responso del giudice sportivo. Entrambe le parti confermano lo scambio di persona, non si tratterebbe dunque dell'ex Labico quale autore del gesto, ma dalle loro testimonianze emergono nuovi dettagli che sembrerebbero mettere ulteriormente in discussione il referto dell'arbitro. Abbiamo cercato di ricomporli, e nel tentativo, per quanto possibile, di fare chiarezza, abbiamo parlato con gli esponenti delle due società, che hanno presentato le loro tesi tramite una nota del club di casa e le dichiarazioni del dg degli ospiti Fabrizio Brunetti.

La versione del Tigre: "Sul C.U. 292 viene riportato un giocatore del Canarini che non era in lista gara. Inoltre Manuel Mancini, come il resto della squadra, non ha mai partecipato a nessuna colluttazione. Il ragazzo del Canarini si è ferito in viso in seguito ad un intervento falloso di un nostro giocatore, ravvisato dall'arbitro fischiando calcio di punizione. Non c'è stato nessun pugno a De Angelis e comunque ci sono delle riprese video che lo dimostrano. Nello specifico la ferita al labbro se l'è procurata nella caduta, nella quale il nostro giocatore lo colpisce accidentalmente con gli scarpini. Manuel Mancini non c'entra nulla. Giorgio Romei, e non Emanuele, ha dato una testata ad un giocatore del Tigre davanti ai nostri occhi (e non un pugno, come riportato dal giudice sportivo) davanti gli spogliatoi, dopo aver fatto la doccia, e poi è scappato, lasciando il nostro ragazzo senza conoscenza. Per fortuna l'arbitro ha visto e ha individuato il numero 10 ospite. Purtroppo c'è stato un errore di trascrizione sul comunicato che, speriamo, venga corretto il prima possibile".

La versione del Canarini: "Per quanto riguarda Emanuele Romei c'è poco da dire. Non era in lista, è dunque un discorso che finisce qui, c'è stato un chiaro errore da parte dell'arbitro. Non ci troviamo d'accordo nemmeno con le sue altre segnalazioni. In primis non parlerei di scontri, è successo qualcosa che si vede in tutte le partite. A parte un pugno sferrato ad un nostro giocatore non è successo nulla di eclatante. L'arbitro avrebbe potuto prendere un provvedimento disciplinare nei suoi confronti e ripristinare l'ordine, invece ha subito emesso i tre fischi. Ma ci tengo a precisare che i ragazzi sono usciti parlando tra di loro, non vedo questo clima di guerriglia che è stato descritto. Sul presunto colpo di un nostro giocatore nell'area tecnica? Possono dire quello che vogliono. Noi siamo stati intimoriti sin da subito con degli interventi oltre il limite. Non contesto questo atteggiamento, ci può stare durante una partita. Quello che voglio rimarcare è che anche un nostro giocatore ha ricevuto un colpo in campo e doveva essere ricoverato. E' stato soccorso dall'ambulanza, ma ha firmato un foglio per essere rilasciato. Non so se poi un nostro tesserato si sarebbe reso autore di questo gesto, quel di cui sono certo è che quando si è avvertita un pò di confusione al di fuori degli spogliatoi, ero con l'arbitro a firmare i documenti, mentre l'area tecnica era piena di persone non autorizzate ad essere lì, quindi avrebbe potuto essere chiunque, anche magari qualcuno che era stato provocato dagli spalti, dato che l'accesso era consentito tramite il cancelletto d'ingresso. Noi dopo la fine dell'incontro abbiamo solo aspettato che venisse visitato il nostro giocatore infortunato, per poi tornare subito a casa. Ci tengo comunque a rimarcare che c'è stata una scaramuccia, non una mega rissa. Sarebbero bastati i dovuti provvedimenti disciplinari. Sono state scritte cose che non corrispondono alla realtà".