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Si trattava in realtà del fratello, Giorgio, punito fino al 24 maggio
23 Marzo 2023
Emanuele Romei, qui in maglia Labico ©Benedetti
Giustizia è fatta per Emanuele Romei. Il bomber che ci aveva raccontato di non scendere in campo da fine gennaio, ma che si era ritrovato con una squalifica fino a fine stagione in seguito ad una presunta condotta violenta compiuta appena una settimana fa. Che poi, in realtà, il problema per l'attaccante non era nemmeno relativo alla pena da scontare, dato che comunque per motivi personali non sarebbe potuto tornare a giocare prima dell'inizio del nuovo campionato. Quanto piuttosto, quel che aveva danneggiato l'ex Labico era la colpa di essersi "macchiato" di un gesto che non appartiene alla natura del ragazzo, che da sempre si è distinto per correttezza e per non essere mai andato al di sopra delle righe. Appena due giorni fa, il comunicato n. 292 emesso dal CR Lazio condannava lo stesso Romei poiché "colpiva con un violento pugno al volto un avversario che doveva essere trasportato con l'ambulanza in ospedale". Abbiamo subito raccolto la denuncia di mister 200 gol, che si è affidato alla nostra testata nella speranza di far capire agli organi competenti che si trattasse di uno sbaglio, probabilmente di uno scambio di persona. La società Canarini ha subito agito presentando ricorso, ed ecco che nel pomeriggio, con il comunicato n. 295, si può dire che giustizia è fatta, dato che viene riconosciuto l'errore che dunque 'scagiona' lo stesso Romei. Si trattava, secondo il direttore di gara, dell'altro Romei, Giorgio, al quale è stata applicata la squalifica valida fino al 24 maggio 2023. Ancora non è sicuro che sia del tutto chiuso il dibattito relativo alla discussa gara tra Tigre e Canarini. Al momento però, quantomeno, l'attaccante gialloblù può tirare un sospiro di sollievo e chiarire che si è trattato di un semplice scambio di persona.
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