1ª CATEGORIA
Matteo Federici: "Vincere con il Monterotondo è il coronamento della mia carriera"
Epilogo migliore non poteva esserci. A livello individuale e di squadra. Termina qui una storia d'amore: quella tra Matteo Federici e il Monterotondo. Troppo presto - potrebbe dire qualcuno -, anche perché di traguardi da raggiungere insieme ce ne potrebbero essere ancora parecchi, ma al cuore non si comanda e romanticamente parlando non potrebbe esserci momento più ideale di questo. Dopo una lunga carriera l'attaccante è tornato a casa, partecipando da protagonista alla cavalcata trionfale che ha visto i gialloblù raggiungere il campionato di Promozione, siglando il punteggio più alto dell'intera categoria e tenendo alle spalle il temibile Città di Rieti. Inoltre, per l'attaccante, tutte queste emozioni sono state vissute in prima linea, dato che della formazione di Igino Gregori ne è stato capitano, leader tecnico, carismatico e realizzativo, con 29 reti che gli sono valse il premio di capocannoniere del girone. Ci sono i presupposti per salutare e ringraziare. "E' stata una stagione da incorniciare sotto tutti i punti di vista - ha esordito -. Personale, di squadra e di città. Abbiamo raggiunto un obiettivo storico, che si è concretizzato grazie alla nostra forza. Con il Città di Rieti è stato uno scontro bello e raro per intensità. Il merito è della società, del mister e di tutti noi, che abbiamo saputo superare grandi difficoltà per arrivare fino in fondo in un campionato combattutissimo. Da capitano non potevo chiedere di meglio, sono orgoglioso di aver ottenuto il trionfo in questa maniera e di aver fatto parte di un gruppo composto da ragazzi leali e che hanno combattuto con un'altra corazzata. Per me è il coronamento di una carriera calcistica. Tornare a Monterotondo, vincere il campionato da capitano e capocannoniere, dopo oltre venti anni di prime squadre in giro per l'Italia e per il mondo. Con questo trionfo per me è come se si chiudesse un cerchio, si sono verificate le condizioni affinché possa dire che ho fatto tutto quello che potevo prefissarmi, portando la mia squadra in Promozione. Non c'è occasione migliore di questa".