Ciotti: "La Pro Calcio Cecchina ci ha dato tanto, anche se...Ora guardo avanti"

Un'annata pazzesca con il sogno della Promozione cullato fino all'ultimo, che si è poi tramutato in una sorta di incubo nella seconda stagione, culminata con l'esonero quando ormai ogni possibilità di bissare la precedente cavalcata era da tempo svanita. Gioie e dolori nella parentesi alla Pro Calcio Cecchina per Massimo Ciotti, che da un campionato all'altro ma comunque in pochi mesi è passato dal primo al terzultimo posto, non riuscendo a trovare continuità di risultati che hanno invece avuto Lanuvio Campoleone e Frascati, ovvero le altre concorrenti per il gradino più alto del podio nel 2021/22, che era poi andato alla Pro Cori. "Ripetersi non è mai facile - ha spiegato -. Il mio ottimismo mi ha portato ad accettare la sfida, devo purtroppo dire che quest'anno l'ho persa io. Fa parte del calcio. Sin dall'inizio della stagione abbiamo incontrato difficoltà, tra infortuni e ragazzi che non avevano costanza negli allenamenti per impegni lavorativi. I problemi di risultati sono stati una conseguenza, e tutto quello di buono che avevamo fatto è andato man mano svanendo. Resta il dispiacere per quanto era successo solo pochi mesi prima. L'allenatore è il primo ad avere delle colpe, ma non l'unico: ci sono responsabilità anche da parte degli altri. Non è comunque questo il contesto ideale per parlarne, anzi ringrazio la società per la possibilità che ha dato a me e mio fratello, con cui ho collaborato per la gestione tecnica". Il futuro è adesso. "Penso già alla prossima stagione. Spero di trovare l'occasione giusta, una società che punti sulla programmazione a medio-lungo termine, con l'obiettivo di fare qualcosa d'importante. Ho voglia di rimettermi in discussione. Mi sento un tecnico da prime squadre, ma in questo momento l'importante è ricevere la chiamata giusta che mi permetta di lavorare con serietà in un ambiente sereno, insieme a mio fratello. Ho ricevuto delle chiamate, ma prenderò qualche giorno per valutare. L'unica cosa certa è che mi manca il campo".