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Dopo l'esperienza al Parioli il tecnico riparte dalla realtà di Roma nord, augurandosi di giocare nella terza serie regionale
25 Luglio 2023
Andrea Ranaldi, nuovo tecnico del Fogaccia (Foto ©Torrisi)
Una nuova avventura e, forse, una nuova era è iniziata per Andrea Ranaldi, ufficialmente nuovo tecnico di una compagine che ambisce al ripescaggio in Prima Categoria per poterla poi vivere da protagonista anche grazie, alla notevole esperienza dell'allenatore della Magliana. "Ho intrapreso questo percorso col Fogaccia a primavera inoltrata; la squadra era in grande difficoltà: il play out disputato ha rappresentato un risultato importante che da ampie possibilità, in ottica ripescaggio"
Quarto nella graduatoria generale il Fogaccia coltiva lecite speranze di poter competere, nuovamente, in Prima Categoria.
"Crediamo di potercela fare. Attendiamo fiduciosi. Nel frattempo, grazie alla serietà ed alla disponibilità del presidente Maurizio Ottaviani e, col valido ausilio del direttore generale Giovanni Amato, sono stati perfezionati dei colpi importanti, in sede di mercato, uno su tutti l’ex Lazio ed Everton, tra le tante, Patrizio Pascucci: un attaccante straordinario, ma prima di tutto una persona formidabile". Ranaldi, che ha bisogno di voltare definitivamente pagina, dopo un’annata tormentata, da cui però ha cercato comunque di trarre spunti di positività, in vista di un presente che, sta vivendo con entusiasmo e di un futuro, in cui tenterà di immergersi, con tanta consapevolezza nei propri mezzi. "Ringrazio Mario Lenzini per l’opportunità che mi ha dato al Parioli. Ho commesso degli errori nella gara del Desideri a Fiumicino: fatti di cui sono dispiaciuto. Sono stato fortemente provocato, ma ciò non può costituire un’attenuante. Ho pagato per quello che è accaduto. So farmi carico delle mie responsabilità anche quando le cose non vanno come dovrebbero. Il calcio è parte integrante della mia vita: torno in pista carico e desideroso di esprimere, a testa alta, il meglio di me". Al Fogaccia si respira aria genuina, calcisticamente vintage, per usare un termine molto in voga attualmente. "L’ambiente al campo Sbardella è vero, autentico, passionale, proprio come piace a me. Maurizio (Ottaviani ndr) è un presidente che ama fare le cose in un certo modo: con lui il feeling è stato immediato. Ho girato molto nel calcio prima nelle vesti di giocatore, poi come mister e, devo dire che, il Fogaccia è veramente una splendida realtà"
Finale ambizioso, con velati proclami da parte del “Cholo romano”… "Se sarà Prima Categoria per il Fogaccia scenderemo in campo tutte le domeniche per vincere. L’organico che sta prendendo forma, mi lascia davvero ben sperare. Conosco personalmente ogni ragazzo che sta sposando la nostra causa e, loro, conoscono me: come vivo il calcio e come la penso. Le premesse, per un ruolo da protagonisti, sono più che buone"
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