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Soratte, Bartoli: "La mentalità farà la differenza in campionato e Coppa Lazio"

Il capitano biancorosso quest'anno ha la grande occasione di completare la scalata dalla Terza Categoria alla Promozione

09 Gennaio 2024

Soratte, Bartoli: "La mentalità farà la differenza in campionato e Coppa Lazio"

Andrea bartoli, capitano del Soratte (© Facebook - USD Soratte Calcio)

Il titolo di campione d'inverno è in cassaforte, dunque il primo bilancio parziale della stagione del Soratte è senza dubbio positivo. A certificarlo è anche il capitano dei biancorossi, Andrea Bartoli, che ha rilasciato una lunga intervista ai canali ufficiali del club. Campionato, Coppa Lazio e futuro: questi gli argomenti trattati dal quasi quarantenne bandiera del Soratte, da 16 anni parte integrante del progetto partito dalla Terza Categoria. E, oggi, giunto ad uno snodo forse decisivo per sognare l'approdo in Promozione: "Quest'anno - ha spiegato Bartoli - è stato consolidato il lavoro fatto dalla società nelle passate stagioni e soprattutto si è formato quel gruppo famiglia all'interno dello spogliatoio che è la base per grandi risultati. Rimaniamo con i piedi per terra e non scordiamoci che non abbiamo ancora fatto niente di concreto. La prossima sfida col Real Campagnano secondo? Il mio grande amico mister De Cristoforo è una bestia tosta da affrontare e conoscendolo penso che stia già studiando da tempo nei minimi dettagli questa partita. Che non sarà decisiva per il campionato, ma potrebbe portare dei distacchi importanti". Tra una settimana prenderà il via anche la Coppa Lazio, altro impegno a cui il Soratte vuole far fronte nel migliore dei modi: "È una competizione bellissima - sottolinea il capitano biancorosso - soprattutto quando si avvicina la fase finale. Ma se non hai una rosa lunga non ti puoi permettere di tenere il piede in due staffe. Quest'anno il Soratte ha una bella rosa dove c'è competizione e nessuno il posto se lo porta da casa, ma è sempre il campo che da il verdetto finale. Sicuramente giocheremo tutte le partite per vincerle come stiamo facendo da agosto, con la mentalità che deve fare la differenza". Chiusura sul suo futuro: "La società e il direttore Cenci sanno come la penso, se fosse per me giocherei per altri cento anni. Ma diventare un simbolo senza poter contribuire alla causa non rientra nelle mie caratteristiche. Nel momento in cui finiranno stimoli e motivazioni anche per conquistare un posto in squadra penso che quello sarà il momento di attaccare gli scarpini al chiodo senza rancori e rimorsi".

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