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2ª Categoria
Il tecnico arancionero non si accontenta: "Nell'ultima partita abbiamo ancora tre obiettivi da raggiungere: non molleremo"
01 Maggio 2024
Marco Cippitani, tecnico del Cori Montilepini
"I ragazzi me lo hanno detto chiaro e tondo: non è stato facile avere me come allenatore, perché li ho spinti fino al limite per ottenere la vittoria di questo campionato. Ma alla fine il lavoro ha pagato e mi hanno ringraziato": un doppio riconoscimento per mister Marco Cippitani, allenatore del Cori Montilepini dominatore del Girone I che domenica scorsa ha festeggiato la matematica vittoria del campionato con una giornata di anticipo. La cavalcata degli arancioneri è iniziata la scorsa estate, quando è stata allestita una squadra il cui obiettivo era proprio conquistare il primo posto: "Era la prima volta che la società puntava così in alto - sottolinea il tecnico lepino - inevitabile ci fosse pressione. Che poi è aumentata con il passare delle settimane visto che sapevamo di avere tante inseguitrici accanite alle nostre spalle. Il mio compito era quello di aiutare la squadra a gestire questa pressione, perché sin dal primo giorno di lavoro ho messo in chiaro che l'obiettivo era uno solo: vincere. Ci siamo riusciti grazie anche ad una società che non ci ha mai fatto mancare nulla, oltre che per la forza di un gruppo molto ben assortito e con alcuni elementi di spicco che hanno dato quel tocco di esperienza e leadership che è stato fondamentale". I presupposti per fare bene c'erano tutti, dunque, anche se le prove concrete delle potenzialità del Cori sono arrivate dagli scontri diretti vinti sul campo: "Le prime cinque vittorie consecutive ad inizio campionato - spiega Cippitani - sono stati il primo indizio di cosa potevamo riuscire a fare. Poi i successi negli scontri diretti con Minturno e Castelforte hanno certificato che le nostre ambizioni erano più che concrete. Nel calcio i numeri contano e i nostri evidenziano che effettivamente siamo stati i più forti del girone: quando subisci 11 soli gol in tutto il campionato e ne segni 48 vuol dire che non lasci opportunità agli avversari di avere la meglio. Come è capitato nel ritorno con il Minturno, quando abbiamo costretto i nostri più diretti concorrenti ad una gara senza occasioni da gol: lì abbiamo rasentato la perfezione. Il nostro lavoro - conclude il tecnico - non è ancora finito: ci resta una sola partita da giocare ed abbiamo tre obiettivi da portare a casa. Possiamo conquistare la vittoria numero 12 in altrettante gare casalinghe, chiudere il campionato da imbattuti e con soli 11 gol al passivo. Con i miei collaboratori Casoria e Nardi, che ringrazio per il grande contributo che hanno dato, continueremo a spingere per far sì che i ragazzi comprendano l'importanza di non mollare fino all'ultimo minuto".
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