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1ª Categoria
19 Settembre 2024
Otello Ippoliti in azione contro la Duepigreco (Foto ©Torrisi)
L'Ostiense è agli ultimi preparativi in vista della nuova stagione. La compagine biancoverde si ritrova a dover affrontare questo campionato dopo la retrocessione nell’ultima annata ma, nonostante ciò, Otello Ippoliti ha deciso di proseguire la sua avventura, legato ormai da anni a questa maglia e a questa società. L'attaccante ci ha concesso una bella chiacchierata affrontando tanti temi, tra cui quello della responsabilità riguardante la fascia di capitano: "Ho accolto questa decisione con grande entusiasmo, raccogliere l’eredità di capitan Teruzzi è una gioia, ma d’altro canto provo un enorme dispiacere per il suo addio". Data la retrocessione, molti pezzi pregiati come per esempio Zeno e Berretta (protagonisti in Promozione) hanno lasciato la squadra e la società ha dovuto rimodulare l’organico innestando nella nuova rosa molti giovani. Proprio su questo ha dato il suo parere Ippoliti: "La rosa è cambiata e non di poco, sono arrivati molti ragazzi promettenti e questa è l’unica incognita che vedo per il campionato che verrà. Ma sono sicuro che approcceranno bene sin da subito. La cosa che mi fa ben sperare è che l’ossatura delle ultime stagioni è rimasta: hanno deciso infatti di rimanere Palazzino, Martino, Cortellesi e Cuppone". Il numero 10 ha poi affermato come il suo obbiettivo personale coincida con quello societario ed è risalire subito in Promozione, lottando sin dalle prime giornate per le prime posizioni: "So che ci spetta un annata difficile, il livello è alto e non sarà facile vincere. Ma con un’unione di intenti tra noi calciatori e la società possiamo farcela". Ippoliti è stato protagonista negli scorsi mesi di un’esperienza che lui stesso ha definito fantastica ovvero il Mondiale di Calcio a 7 in Messico: "Rappresentare la nostra Nazione è stato indescrivibile, sentir risuonare il nostro inno di fronte a 5000 persone è una delle più belle emozioni che abbia mai provato. Un ringraziamento va sicuramente alla Lega Calcio a 8 che ci ha fatto sentire per dieci giorni dei professionisti sia dentro che fuori dal campo".
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