Elis, Michele Ciculi: "Proveremo a dare fastidio. Servirà personalità"

Con le prime tre giornate passate tra alti e bassi, per l’Elis ha preso il via un’altra annata. Dopo aver cambiato molti componenti della rosa i biancoblù stanno ancora cercando la quadra per trovare la continuità che serve per lottare nelle zone importanti di classifica. Tra i cambiamenti effettuati durante l’ultima estate c’è anche la nomina del nuovo allenatore Michele Ciculi, che sin da subito si è calato al meglio in questa nuova dimensione lavorando in simbiosi con la società per costruire al meglio la rosa: “Abbiamo rinnovato molto rispetto alla scorsa stagione; infatti, ho trovato una squadra in fase di costruzione con molti elementi nuovi rispetto all’anno passato. Abbiamo avuto il nostro bel da fare insieme al Direttore Sportivo Mario Latini e al Responsabile Tecnico Francesco Acquarelli, che come me ha iniziato il primo anno qui all’Elis; quindi, abbiamo dovuto ricominciare da zero con un nuovo progetto. Per quanto riguarda la società è sicuramente una società in salute, un modello da seguire per tante altre squadre che sono situate nelle vicinanze nel panorama calcistico dilettantistico. Anche il fatto di essere una polisportiva certamente aiuta tutto l’indotto ed attira sempre nuovi ragazzi, ad esempio, per la Scuola Calcio che continua ad avere molte iscrizioni; quindi, sicuramente è una società in salute e in grande e continua crescita”. Successivamente il mister della squadra di Via Carlo Alberto Cortina ci ha raccontato come sono andati questi primi mesi di lavoro con il gruppo: “Lavorando con la squadra non ho trovato un punto di forza vero e proprio, però devo dire che si è creato un gruppo molto compatto, quindi credo che si possa fare bene amalgamando le caratteristiche migliori sia dei ragazzi che ho trovato qui, sia degli elementi che abbiamo integrato nell’ultima sessione di mercato, giocatori provenienti da altre realtà e società, anche di categorie superiori, che hanno sposato la causa e il progetto, decidendo di scendere di categoria per la vicinanza del campo. Siamo una squadra mediamente non giovanissima, con un’età media che va verso l’alto e non verso il basso, però con il fatto che non c’è più il vincolo degli Under si è visto molto più movimento in questo senso. Gli altri anni si cercavano molto di più i ragazzi giovani perché si era obbligati ad utilizzarli; adesso, senza questa regola, è aumentato il mercato anche dei ragazzi più grandi, che è quello su cui abbiamo puntato maggiormente”. Non ha voluto svelare, però, gli obiettivi definiti per la stagione: “Siamo ancora alla seconda giornata, non saprei dare un obiettivo chiaro e preciso, è ancora molto presto per dirlo. Sicuramente proveremo a dare fastidio a squadre molto più blasonate e più attrezzate di noi cercando di competere per zone di classifica importanti”.  In conclusione, ha indicato le caratteristiche fondamentali che servono per affrontare un campionato come questo, analizzando anche il livello del raggruppamento dei biancoblù, il Girone G: “Sicuramente servirà tanta personalità. Sono dell’idea che serva molto più la personalità e la cattiveria agonistica che le capacità tecniche dei singoli giocatori per affrontare questo tipo di campionati. Per quanto riguarda il girone, a parte tre o quattro compagini che sembrano avere un altro passo per organizzazione interna e, soprattutto, per il fatto che hanno investito tanto, credo che sarà molto equilibrato sotto tutti i punti di vista: ci sono tante squadre nuove che conosco poco perché non sono di zona, quindi sono tutte un po’ dei punti interrogativi che scopriremo partita dopo partita”. Un avvio di stagione a rilento dovuto anche ai tanti movimenti effettuati negli ultimi mesi per rinforzare la rosa, ma l’obiettivo è sempre quello di migliorare i risultati precedenti. La via del cambiamento porta con sé numerose incognite, ma alla fine i risultati possono essere molto soddisfacenti e ripagare gli investimenti fatti.