Torvajanica, la carica di Del Grosso: "Salvezza impresa dura. Ma noi ci crediamo"

La prima vittoria in campionato è arrivata alla penultima giornata del girone di andata, segnale che quella che sta vivendo il Torvajanica non è una stagione semplice. Passata dal competere per la promozione lo scorso anno alla lotta salvezza in questa stagione, la formazione del litorale ha faticato non poco a trovare la quadratura del cerchio. Con l'arrivo di mister Alessandro Del Grosso nello scorso mese di novembre le cose sembravano non essere cambiate, ma la perseveranza ha dato ragione al tecnico, che appunto domenica ha esultato per il primo successo in stagione. E che successo: il 7-2 casalingo con la Pro Calcio Nettuno ha restituito in un colpo solo tutte le certezze che i rossoblù sembravano aver smarrito. Dunque ora per il Torvajanica inizia un altro campionato.

Stimoli Al momento di accettare l'incarico, per mister Del Grosso non è stato difficile trovare le motivazioni per rimettersi in gioco in una categoria che ha già vinto col Lanciano quasi un decennio fa: "Non è servito molto - assicura li tecnico - per trovare l'accordo con il presidente Tirrito ed il ds Andrometti: una volta conosciuto il loro progetto ho accettato subito. La situazione in classifica non mi spaventa: ho bisogno di stimoli per dare il meglio e questa avventura ne è piena. Ci è voluto del tempo, ma alla fine il lavoro che abbiamo impostato dal mio arrivo ha dato i suoi frutti. Va anche detto che contro la Pro Calcio Nettuno per la prima volta avevo tutti a disposizione: non è un fattore da sottovalutare. All'inizio gli allenamenti non ci vedevano mai al completo, ma con il passare del tempo ho cambiato l'impostazione del lavoro e, settimana dopo settimana, il gruppo è diventato sempre più numeroso e le prestazioni in campo sono drasticamente cambiate. Già da qualche gara meritavamo di fare risultato, ma per un motivo o per l'altro abbiamo sempre dovuto attendere".

Divertimento Ora questa attesa è giunta al termine, dunque per il Torvajanica si prospetta un nuovo inizio: "Sappiamo che la situazione è difficile, ma l'impresa è ancora possibile: noi ci crediamo. Conosco le dinamiche della Prima Categoria, so che uno degli errori che viene commesso è quello di lavorare come se fosse un campionato non competitivo. Servono la stessa mentalità e lo stesso lavoro in allenamento delle altre categorie senior. Con, in più, il divertimento: non dimentichiamo che gli allenamenti iniziano dopo una dura giornata di lavoro, quindi è fondamentale ritrovare il piacere di scendere in campo durante la settimana oltre che la domenica in partita. Sono consapevole, così come lo è la squadra, della difficoltà dell'impresa che ci attende, ma ho scelto di accettare questo progetto perché sono convinto di poter raggiungere l'obiettivo. E, in realtà, spero anche di poter lasciare qualcosa a questo gruppo: il mio modo di lavorare è basato su professionalità, lealtà e serietà, concetti che spero di poter trasmettere ad ognuno dei miei calciatori".