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L'intervista
21 Ottobre 2025
Michele Ciculi (Foto©Elis)
Con l’inizio della Prima Categoria l’Elis torna in campo con la voglia di migliorare quanto fatto nelle ultime due stagioni. Dopo la salvezza raggiunta lo scorso anno, l’obiettivo è provare a risalire la classifica cercando la continuità di risultati che è mancata negli ultimi anni. L’avvio non è stato certo deludente sotto questo punto di vista: l’annata è iniziata con il piede giusto, anche se è ancora troppo presto per capire per cosa può competere questa squadra. Mister Michele Ciculi mantiene un profilo basso senza troppi proclami e aspetta di vedere se i suoi ragazzi possono mantenere un buon ritmo durante tutto l’arco della stagione: "La squadra sta bene. È un gruppo quasi totalmente rinnovato per il quale siamo andati alla ricerca del giusto connubio tra giovani ed esperti. Preferiamo non porci obiettivi ora come ora, solo il tempo può dirci a che livello saremo. Sicuramente le incognite sono tante, il girone in parte lo conosciamo perché diverse squadre le abbiamo già affrontate negli ultimi anni, quindi cerchiamo di capire piano piano, weekend dopo weekend dove possiamo arrivare. Partiamo senza obiettivi prefissati, ma con l’ambizione di fare il meglio possibile per la società e per questo progetto". Ciculi fa fatica anche ad individuare un punto di forza, visto l’inizio a razzo di queste prime uscite in cui sono arrivati tanti segnali positivi: "Vedendo come sono andate le prime due giornate è difficile individuare un punto di forza che sia credibile, perché se andiamo a vedere le prestazioni è andato tutto bene, abbiamo registrato indicazioni molto positive su tutti i reparti. Quello su cui dovrò sicuramente cercare di lavorare con i ragazzi è infondere loro un po’ di coraggio, manca la personalità in mezzo al campo. Secondo me avere più coraggio li aiuterebbe molto nelle scelte che prendono durante la partita: serve osare di più per riuscire a non porci limiti". In una società che ha la filosofia dell’Elis è importante capire se le idee del mister si possono adattare alla volontà della dirigenza e in questo il tecnico risulta essere molto soddisfatto: "Dietro questo rapporto c’è un progetto importante di valorizzazione dei giovani, del territorio e non, che l’Elis sta portando avanti da qualche anno. Questo si è sposato alla perfezione con le mie caratteristiche che prediligono un lavoro con un gruppo principalmente giovane. Poi sicuramente per affrontare un campionato di questo tipo non basta abbassare l’età media della squadra; per la Prima Categoria c’è bisogno anche della giusta dose di esperienza, che arriva da quegli elementi che hanno già diverse stagioni alle spalle e sanno cosa significa andare a prendersi la vittoria delle partite sporche che fanno la differenza a fine stagione. Come dicevo prima serve la giusta amalgama. Essendo al secondo anno – continua Ciculi parlando di un possibile ciclo da aprire a cui aveva accennato negli ultimi mesi – ovviamente ci sono le basi per iniziare un percorso qui. Adesso stiamo cercando di non lavorare nel breve periodo, ma piuttosto a medio-lungo raggio puntando, come dicevo poco fa, anche sulla valorizzazione dei giovani. Abbiamo un settore giovanile in crescita anche se la prima squadra resta il fiore all’occhiello della società, deve essere uno stimolo per chi sta sotto che la vede come un punto d’arrivo. Vorremmo lavorare al meglio per far sì che all’interno del settore agonistico crescano elementi validi per poterli portare poi in prima squadra. Questo sarebbe uno dei migliori traguardi che possiamo raggiungere: dare la possibilità ad un calciatore cresciuto con noi di esordire con la Prima Squadra". In chiusura, il tecnico ci parla del vero segreto della società, l’aspetto che le permette di rimanere a questi livelli nonostante i diversi cambiamenti messi in atto in estate. Si tratta della collaborazione e della fiducia tra i vari staff, un fattore non scontato che può spingere i biancoblù verso quello step di crescita tanto atteso: "Anche la società, così come la squadra, ha vissuto tanti cambiamenti nell’ultimo periodo. Oltre al Direttore Sportivo sono cambiati anche gli staff delle diverse squadre, però grazie al rapporto che ho con il mio secondo, il preparatore dei portieri ed il nostro collaboratore tecnico che, nonostante quest’anno segua l’Under 14, ci dà una mano quando può anche con i grandi, e insieme al Direttore Pierluigi Aquilini stiamo ponendo le basi per far sì che sia un’annata positiva. Siamo fiduciosi".
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