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B- Palestrina non cambia: rimane coach Ponticiello

L'allenatore 59enne forte del biennale resta in arancioverde anche per la prossima stagione

02 Luglio 2019

Francesco Ponticiello

Francesco Ponticiello

Francesco Ponticiello

Il Palestrina che verrà riparte prima di tutto dalla panchina, con la base solida costituita dall'esperienza di coach Francesco Ponticiello, in virtù del biennale firmato con la società arancio verde la scorsa estate.L'allenatore nativo di Sant'Antimo, che mercoledì festeggerà le 59 candeline, guiderà un roster in gran parte rinnovato che in queste settimane verrà realizzato in completa sintonia con la dirigenza, alacremente al lavoro per piazzare le pedine nello scacchiere della stagione 2019/2020.Il sintetico quadro della prima annata di Ponticiello nella città del Pierluigi si racchiude nella finale playoff condotta fino alla quinta gara contro la Cestistica San Severo, un traguardo finora mai toccato dalla compagine prenestina, sfiorando per un nulla il prestigioso palcoscenico di Montecatini.Quarantadue partite alla guida della Citysightseeing con un bilancio di 32 vittorie e 10 sconfitte, statistiche ancora provvisorie e destinate ad essere aggiornate con la seconda stagione targata Ponticiello. In un torneo che anche quest'anno si sta delineando con società molto ambiziose e ben attrezzate, una Serie B di livello nella quale il coach arancio verde proverà a mandare in campo una squadra in grado di giocarsela al massimo."È stata una stagione dura, difficile, in cui abbiamo, soprattutto nei playoffs, affrontato ostacolo terribili. Perché è chiaro che giocare tra semifinale con Napoli e finale con San Severo, ben 10 partite dure, complicate, tese, con un livello tecnico degli avversari davvero elevato, credo che non sia toccato a nessuna delle altre 63 squadre di B. Alla fine, inutile negarlo, vincere 32 partite su 42 e non ritrovarsi in Serie A2 è una cosa difficile da mandar giù. Ma credo che sia un qualcosa che vada valutato, più che come evento negativo o positivo, come misura della difficoltà di questo campionato - che per andare avanti ci imponeva di vincere una gara 5, su un campo inviolato, con oltre 3500 spettatori, contro un avversario che fino a quel momento aveva perso solo 3 partite su 37, due delle quali con noi. L’estate scorsa, con società e squadra, ci eravamo imposti di fare un ulteriore passo avanti nella ricerca della piena competitività. Il fatto che nessuna delle tre vincenti della Final 4 di Montecatini abbia vinto un numero di partite pari al nostro, dimostra che l’obiettivo sia stato centrato in pieno. Qualcuno diceva, e non certo per vezzo autoconsolatorio, che “più della meta conti il percorso”. Nel nostro caso, ciò significa che lo straordinario livello di coesione tra squadra, staff tecnico, società e pubblico, sia la prova provata di questo concetto. E per ciò che mi riguarda, ciò ha significato conoscere persone, a tutti i livelli, giocatori, componenti dello staff, dirigenti, tifosi, lo stesso contesto cittadino di Palestrina, che mi hanno reso una persona migliore, più consapevole. Ad agosto 2018 ero fiducioso rispetto a ciò che mi attendeva, gli 11 mesi successivi sono andati ben oltre le migliori aspettative"

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