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Istituzioni vicine alla Lazio: parlano Barelli e Mauretti

Dopo lo sgombero del centro sportivo di via Giustiniano, FIN e FIN Lazio scendono in campo a difesa del club capitolino

06 Settembre 2020

Istituzioni vicine alla Lazio: parlano Barelli e Mauretti

Paolo Barelli

Lo sgombero, con modalità davvero eccessive (del quale parliamo nell'edizione in edicola domani ndr), del centro sportivo della Garbatella in gestione alla Lazio è ancora (e sicuramente lo rimarrà) tema di dibattito ed indignazione all'interno della cronaca sportiva degli ultimi giorni. Al fianco della società biancoceleste si sono espresse sia la FIN, con il numero uno nazionale Paolo Barelli, che la delegazione regionale della FIN Lazio, con il presidente Gianpiero Mauretti che ha affidato al sito ufficiale un suo comunicato sulla questione


"Il presidente del Comitato Regionale Lazio Gianpiero Mauretti, insieme alla Federazione Italiana Nuoto e all'intero movimento natatorio composto da circa 1500 società, esprime profonda preoccupazione per l'attività di sgombero forzoso avvenuta nei confronti della SS Lazio Nuoto dalla struttura di via di Villa Lucina che gestiva da 34 anni, nel quartiere Garbatella, a Roma.Senza entrare nel merito giuridico, relativo all'assegnazione dell'impianto comunale attraverso bando di cui si stanno occupando gli organi preposti, si rifiutano e stigmatizzano atteggiamenti e modalità operative posti in atto dalla forza pubblica nei confronti della gloriosa società romana, peraltro presieduta da una persona integerrima come Massimo Moroli e che in 120 anni di storia ha contribuito alla crescita sportiva e cultura del territorio, della città capitolina e del Paese.Il Comitato Regionale, unito alla Federazione Italiana Nuoto, manifesta piena solidarietà alla Lazio Nuoto, patrimonio dello sport italiano, con l'auspicio che ne vengano riconosciuti meriti, tutelati diritti e rispettata la reputazione come la storia del sodalizio imporrebbe". 


Le dichiarazioni di Barelli sono state invece rilasciate all'agenzia Italpress "Le mie lacrime vanno alla Lazio Nuoto: non voglio entrare nel merito giuridico della situazione, ma non è pensabile che persone corrette e serie che hanno dato la vita allo sport possano essere messe alla porta dalla forza pubblica per la diatriba sulla concessione di un impianto. Neanche dai Casamonica è andata la forza pubblica al momento giusto e invece è arrivata in questo caso. Non penso che quanto accaduto sia un'indicazione della sindaca Raggi che conosco bene. Immagino piuttosto sia stata un'iniziativa di un dirigente, ma è inaccettabile. Un impianto sportivo non puo' essere dato al miglior offerente, perche' chi fa formazione e promuove l'attivita' sportiva deve essere premiato"

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