Davide Fazio: "Obiettivi chiari, ma sempre nel segno della cultura del lavoro"

Uno scudetto conquistato lo scorso anno grazie alla cultura del lavoro, del rispetto e dello stare insieme, tutti valori che hanno sempre guidato il CT Davide Fazio e il suo staff in questi mesi: “Sensazioni e bilancio sono entrambi positivi. La settimana dopo la vittoria dello scorso TdR, ci siamo riuniti con lo staff ed abbiamo individuato pochi aspetti che potevamo e dovevamo migliorare. Lo abbiamo fatto. Siamo riusciti a convocare il 30% di atleti in più (98 in totale) e a visionare oltre 50 partite di campionato (il triplo della passata stagione). Siamo riusciti a confermare subito la nostra “casa” del Divino Amore, dove abbiamo ottimizzato le sedute di allenamento, divise in una prima fase, spesso dedicata alle sedute video, ed una seconda (con due o più ore effettive) in campo. Quest’anno, prendendo spunto dalla nazionale del CT Luciano Spalletti, oltre ai canonici raduni (25 in totale, ben nove in più dello scorso anno), abbiamo anche effettuato, sfruttando la tecnologia, tre incontri da remoto. Così come la scorsa stagione, non ci siamo limitati a selezionare ma abbiamo allenato ogni componente che reputiamo fondamentale: tattica, comportamentale, affettiva e mentale. Rispetto al passato abbiamo alzato l’asticella per qualità e quantità del lavoro svolto. Tutto ciò è stato possibile solo grazie all’estrema collaborazione e al sacrificio di tutto lo staff, formato da un gruppo granitico di amici, che oltre ad avere precise qualità e competenze, hanno soprattutto un grande spessore umano. Settimanalmente, e alla fine quotidianamente, senza alcuna gratificazione economica, ma per mero spirito di liberalità, hanno sottratto tempo ad affetti e lavoro per donarlo a questa causa”. La selezione di Fazio se la dovrà vedere con Veneto e Toscana: “Il triangolare è un girone bellissimo in quanto pericolosamente affascinante. Non ti perdona errori. Anche quest’anno, la terza partita sarà sicuramente una “battaglia sportiva” per accedere ai quarti. Il Veneto ha giocatori fortissimi. Ha in Jeong, affrontato nel 2023, il suo punto di forza: è abile con entrambi i piedi, ha lettura di gioco e il giusto temperamento. Personalmente lo adoro. Topan e Lenzi sono pivot di valore e, alternandosi, garantiscono muscoli e potenza. La fantasia non manca di certo, considerando gli ottimi Dal Pezzo, Vigolo e Berardi. Bravi anche i due portieri Fioroni e Cimolin aiutati dai rocciosi centrali Manente e D’Alessandro. Sarà bellissimo affrontarli. La Toscana la analizzeremo e studieremo sui video prima di affrontarla”. Ripetersi si, ma con un obiettivo in mente, come spiega Fazio: “Dobbiamo e vogliamo assolutamente ripeterci. L’importante è che sia chiaro su cosa. Come staff, mai abbiamo chiesto ai 2008 di vincere il TdR. E non lo chiederemo neanche ai 2009. La vittoria, per noi staff, è l’ultima cosa che conta. Quello su cui abbiamo lavorato e che abbiamo sempre chiesto ad entrambi i gruppi è: rispetto verso cose e persone, intese come ogni componente del nostro sport. Divertimento, che è il motivo per cui fanno questa attività e non deve mai mancare. Nessun alibi, crediamo che una reale autocritica sia il primo passo per continuare a migliorare. Interpretiamo la sconfitta come frutto di nostri errori oltre che dei meriti dell’avversario. Non Mollare mai, ci siamo posti l’obiettivo di uscire da ogni singola partita senza avere addosso la voglia di giocarla nuovamente perché vorrebbe dire sentire di non aver dato tutto in campo. È su tutti questi concetti che dobbiamo e vogliamo assolutamente ripeterci. I ragazzi selezionati li hanno lavorati e messi in pratica negli allenamenti. Hanno sviluppato mentalità vincente: non perché abbiano vinto gare ma perché, in ogni seduta, stanno riuscendo a “vincere” i propri limiti”.