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Serie A2
15 Giugno 2018
Maurizio Salustri
Il coach rossoblu resta in sella e non poteva essere altrimenti: "E' uin enorme piacere, sono pronto a dare il massimo, come sempre e a vivere le emozioni che ogni giorno mi regala questo sport. Obiettivi? Vediamo, ma nel nostro dna c'è la voglia di essere protagonisti"
Una grande stagione, culminata nella promozione in A2. Un cammino impervio a tratti, ma che ha ancora di più cementato lo spirito del gruppo e avvalorato la bontà del lavoro fatto. Da giocatori, staff e dirigenza.
In vista dell’A2, la Mirafin non può che ripartire da coach Salustri. Ma andiamo per ordine, partendo da quelle che sono state le emozioni vissute nel corso di quest’annata sportiva.”Lo sport ti strega perché non finisce mai di farti provare emozioni forti che con l’età cambiano qualche sfumatura, ma l’intensità rimane sempre la stessa - dichiara il mister -. Per quanto mi riguarda non ho mai avuto mezze misure, quando entro in campo do sempre il 110% sia che si tratti di Serie A sia di Serie D, la mia passione mi ha portato su qualsiasi campo e credo che non ci siano moltio altri colleghi che hanno provato questo mondo a 360 gradi come ho fatto. Quest’anno volevo fortemente dare il mio contributo per portare la Mirafin in A2, ero convinto che fosse alla nostra portata e che il Presidente meritasse questa soddisfazione. E’ per questo che quando è iniziata una sequenza di eventi non proprio fortunati ho spinto ancora di più sull’acceleratore, ho chiesto ai ragazzi di dare qualcosa in più, abbiamo moltiplicato gli sforzi e alla fine ce l’abbiamo fatta”.
Dopo circa 20 anni torni in A (anche se non è la massima divisione), con che spirito sei pronto ad affrontare questa nuova avventura?”Si, torniamo a parlare di A anche se non nella massima serie. Mi fa molto piacere per la Mirafin, per me cambia poco perhè fino a che avrò gli stimoli che ho oggi non fa grande differenza la categoria. Certo allenare in A è molto più semplice che allenare in categorie inferiori e ti dà maggiore visibilità, ma sono esperienze che ho vissuto per tanto tempo e forse mi divertirò di più il prossimo anno, in un’A2 in cui probabilmente dovremo faticare parecchio..”
Quali potranno essere gli obiettivi di squadra e, perchè no, anche quelli personale?”Con il presidente ancora dobbiamo verificare alcuni dettagli, ma non vedo criticità che possano far pensare a strade separate. Consolidato l’accordo, partiremo subito per la nuova stagione e se ci sarà da vincere il campionato bisognerà vincerlo, se l’obiettivo sarà invece quello della salvezza lotteremo come non mai, magari divertendoci con qualche ’ragazzetto’ made in Mirafin. Come sempre, dando il 110%”.
Insomma Salustri non si muove dalla Mirafin: la sua sarà la quarta stagione consecutiva sulla panchina rossoblu, una permanenza contraddistinta da quei risultati vincenti che appartengono solo alla categoria dei grandi allenatori. ”Resto qui con enorme piacere, per dare il massimo, come sempre per cercare di essere protagonisti e magari stupire ancora. E’ un orgoglio, per me, allenare la Mirafin”.
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