Cures, Mattia Ponzani: "Raggiunto il punto più alto"

I progetti che danno maggiori soddisfazioni sono quelli che partono dal basso. Quelli che nascono da una passione sommersa di paure ed incertezze e, negli anni, attraverso lavoro ed impegno quotidiano sbocciano in solide realtà. E’ l’esempio del Cures, una società nata nel 2017 che è stata capace a ritagliarsi un ruolo da protagonista nel panorama nazionale, tanto da arrivare a sfiorare l’accesso in Serie A2. Un gioiello creato e curato dal Presidente Mattia Ponzani: “La stagione che abbiamo appena concluso è stata la più importante da quando svolgiamo questa attività sportiva. Abbiamo raggiunto il punto più alto a livello di risultati: secondo posto in campionato, Final Eight di Coppa Italia e Finale Playoff per la Serie A2. L’annata ci lascia un grande bagaglio di esperienza e consapevolezza di essere comunque una squadra forte. Ripartiamo dalla finale persa. Abbiamo confermato quasi tutti i giocatori e fatto tre innesti di mercato, per cercare di migliroare più possibile la rosa”. Alla base di tutto, ci sono degli ideali semplici ma estremamente efficaci: “Noi lavoriamo sempre con umiltà, non abbiamo mai fatto proclami di voler per forza vincere però poi ogni anno costruiamo comunque squadre competitive e riusciamo a toglierci delle soddisfazioni sempre con pianificazione e rispetto dei valori economici. Il nostro è un progetto sostenibile, che cerca di non fare il passo più lungo della gamba e cerca di resistere più possibile alle difficoltà di un sistema complicato. Questi sono i nostri principi che ci stanno facendo continuare con passione e senso di appartenenza il progetto sportivo”. Con uno sguardo verso il futuro: “Questa 25/26 sarà una stagione dove cercheremo di confermare e migliorare i risultati della passata stagione, cercando di essere competitivi anche per la vittoria del Campionato e della Coppa Italia. Rifaremo il campionato di Serie B senza passare per altre strade, proprio perchè abbiamo la filosofia di conquistare sul campo le promozioni e i salti di categoria”.