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SERIE A
14 Gennaio 2019
Michele Petroccia (foto DeCesaris)
E' un mondo nuovo quello che sta vivendo Michele Petroccia, da poco tesserato con l'Atletico Staibano Gomme, squadra impegnata nella Serie A della Lega Calcio A 8. Tre gare, tre vittorie da quando in campo c'è Petroccia, che sta aiutando i suoi compagni ad allontanarsi dalla zona calda della classifica.
Lei viene dal calcio a 11. A primo impatto, quali sono le differenze più evidenti che ha notato?
"Il gioco è molto più fluido, dinamico, meno tattico. C'è tanta corsa e tanto talento, mentre vengono un pò meno gli schemi e il lavoro di squadra. E' un calcio in cui emerge più facilmente il talento del singolo".
Come si è inserito nella squadra?
"Siamo un gruppo interessante, formato da un mix di giocatori giovani ed esperti. Ci sono singoli che, avendo giocato in categorie importanti, possono aiutare a fare la differenza ed a fare da chioccia per i compagni più inesperti. Purtroppo, per motivi lavorativi, è difficile essere sempre tutti presenti, ma se siamo in giornata possiamo dare filo da torcere a chiunque".
Nell'ultimo turno avete vinto 5-4 contro il Tiber Team.
"Per larghi tratti è stata una gara a senso unico. Abbiamo dominato nella parte iniziale, arrivando a condurre anche per 5-1. Dopo ci siamo rilassati ed abbiamo rischiato di subire il pareggio, tutto per demerito nostro. E' un aspetto sul quale dobbiamo migliorare".
Ragionando a lungo termine, crede che questo sia uno sport solo per giocatori di calcio a 11 a fine carriera o, invece, possa crescere come un movimento forte ed indipendente?
"Ci sono margini di miglioramento. Il tasso tecnico della lega è elevato, ma ci sono ancora pochi giovani e si investe poco nella comunicazione. Dobbiamo rendere questo movimento conosciuto ed affermato anche tra i più piccoli, in modo tale da avere un base di iscritti sempre più solida"
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