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Roma Capitale
16 Aprile 2016
Ricordate? Era il febbraio del 2015 quando la giunta comunale guidata da Ignazio Marino, dando seguito ad una delibera approvata nell'ottobre precedente, procedeva ad affiancare un nuovo logo "relazionale" al logo ufficiale della Città eterna, che veniva così confinato in carte e documenti ufficiali: il nuovo simbolo, caratterizzato da cinque palline colorate al posto della corona e dalla perdita dell'altisonante S.P.Q.R. a favore di un più internazionale "Rome&You" suscitò un polverone di polemiche non indifferente, motivato dal fatto che, secondo molti, Roma stesse abdicando alla sua millenaria cultura, perfettamente espressa nel suo logo originale, per prestarsi ad una volgare operazione di marketing turistico, il cui costo fu di circa 20 mila euro. A distanza di circa quattordici mesi, si può dire che tutto è ormani acqua passata, giacchè, con l'avvento del Commissario Prefettizio Francesco Paolo Tronca si è tornati a riparlare di stemmi e loghi, giungendo così alla decisione, messa nero su bianco poche ore fa, di ripristinare tutto alla situazione "ante giunta Marino". Dunque, in vista dell'ormai imminente Natale di Roma, tutti gli eventi che accompagneranno la manifestazione avranno nuovamente stampato il logo capitolino per eccellenza, accompagnato dallo slogan "Roma, una cultura capitale", stampato su uno sfondo color bordeaux. Emblematiche le dichiarazioni di Tronca, che rendono bene il significato dell'operazione di recupero "Vogliamo ripristinare il logo storico e originale - aggiungendo - perché rinunciare allo stemma che questa città ha sempre avuto? Ridiamo a Roma ciò che le spetta: il logo che è riprodotto in tutti i suoi monumenti».
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