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coronavirus
08 Aprile 2020
Claudio Mastroianni (pharmastar.it)
I segnali sono assolutamente incoraggianti ma, non smetteremo mai di ripeterlo, la partita è ancora lunga dall'essere conclusa. Nel Lazio, dopo il bollettino pubblicato nella scorsa giornata, continua il trend al ribasso dell'epidemia di Coronavirus, ciò significa che siamo sull strada giusta, ma che in nessun modo bisogno abbassare la guardia e che le misure imposte devono essere tassativamente rispettate. Lo ribadisce in un'intervista rilasciata a Il Messaggero Claudio Mastroianni, ordinario di Infettivologia all'Università La Speineza e direttore della UOC di Malattie Infettii del Policlinico Umberto I. "La curva dei contagi e dei ricoveri continua a scendere e dobbiamo esserne contenti, dal Lazio e da Roma in particolare arrivano segnali positivi. Per la prima volta stiamo assistendo ad un calo costante degli accessi in ospedale e contemporaneamente all'aumento dei dimessi. Significa che i sacrifici stanno funzionando. Il numero dei decessi, invece, non dice molto sulla diffusione, dato che si trattava di persone già fragili quando hanno contratto l'infezione. Ma anche questo triste dato (ossia di un calo dei numeri anche nei decessi ndr) deve essere preso come positivo". Nel Lazio la curva è in netto calo e Mastroianni interpreta così l'andamento al ribasso dei numeri "Abbiamo dei numeri davvero incoraggianti, segno che la nostra popolazione ha preso sul serio le restizioni impposte ed è quindi plausibile che nel Lazio si possa arrivare a quota zero contagi nel mese di aprile". Tutto questo, aggiunge, avverrà soltanto se "continuiamo a rispettare le indicazioni date con il Lazio che potrebbe essere una delle prime regioni ad essere riaperte. Bisognerà comunque stare molto attenti ed individuare tempestivamente l'insorgenza di nuovi focolai ed essere pronti a circoscriverli subito. Solo così potremo evitare di dover ricominciare tutto da capo. Finché non avremo un vaccino efficace disponibile, dovremo sempre stare in guardia".
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