Mercato
Civitavecchia, si riparte da Caputo e dai big della CPC?
Sembra sempre più vicina la fusione tra i due club tirrenici con l'intento di riportare in alto i colori civitavecchiesi
La stagione calcistica ormai è veramente agli sgoccioli; pure i play off, sia in Eccellenza che in Promozione, sono giunti praticamente alla fase conclusiva. Per pianificare l’annata 2018-2019 c’è ancora tempo anche se, le strategie dei club vanno, col passare dei giorni, delineandosi.
Il nuovo Civitavecchia ripartirà da Caputo e dai big della CPC.
E non potrebbe essere altrimenti visto il tenore ed il curriculum, dei calciatori, in forza quest’anno, al club portuale. L’unione tra Cpc e Civitavecchia potrebbe far partorire un attacco potenzialmente stellare composto da Manuel Vittorini, Luigi Ruggiero e Giuseppe Tabarini. Paolo Caputo potrà e vorrà disporre di un parco giocatori di livello, in linea insomma, con le ambizioni sia di Presutti che di Iacomelli. Sandro Fabietti, ritroverà con molta probabilità, due vecchie seppur giovanissime conoscenze: Samuele Cerroni e Giordano Fatarella.
Critiche insensate a Iacomelli C’è in città, chi ha addirittura il coraggio di criticare la strategica operazione portata avanti anche in un momento delicatissimo per la famiglia Presutti, da parte del patron del Civitavecchia Ivano Iacomelli. Talvolta i cori di un passato in bianco e nero sfruttano la loro immagine per destabilizzare in modo infantile invece che aiutare a costruire. Iacomelli non ha bisogno di “avvocati difensori”. Anche i sassi sono a conoscenza della precaria situazione finanziaria del Civitavecchia Calcio: situazione pesante che Iacomelli ha ereditato. In tempi di vacche magrissime e col fardello del debito sulle spalle, in questi anni, la Vecchia, ha disputato campionati più che dignitosi nel massimo campionato regionale, sfiorando addirittura i play-off nazionali (persi per un punto) in una circostanza.
Patrizio Presutti in piedi Aiutare sotto ogni aspetto la nascita di una società di calcio che ha presupposti nobili dovrebbe essere l’unico scopo del vero civitavecchiese affezionato ai colori nero azzurri. Patrizio Presutti, pur provato da un lutto tremendo da sopportare, sta gettando basi solide, insieme a Ivano Iacomelli, per far fiorire di nuovo il calcio a Civitavecchia a livelli alti. La Cpc è dilaniata ma è in piedi ed il suo giovane condottiero ne è la più fedele riprova. Sta prendendo forma il nuovo logo societario, rispettoso oltre ogni modo nei confronti della storia passata ma anche recente. Le divise di gioco saranno nero azzurre perché, al di là delle polemiche banali e strumentali, questo è il Civitavecchia che la città ha sempre desiderato ma non è mai riuscito, in un secolo di storia, ha mettere in piedi..