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18 Aprile 2020
Pellini, in alto al centro, con i suoi ragazzi
Lunedì 20 Aprile Gazzetta Regionale torna in edicola e abbiamo pensato di raccogliere le testimonianze dei club dilettanti che fanno parte delle zone rosse del paese. L'obiettivo è quello di capire come vivono questo momento di emergenza e come, secondo il loro giudizio, ripartirà il mondo dei dilettanti. Siamo partiti dalla prima zona rossa d'Italia, da Codogno, e abbiamo avuto l'opportunità di intervistare il vice presidente della R.C. Codogno, Alessandro Pellini. Questo uno stralcio dell'intervista che troverete lunedì sul giornale: “Le ambulanze? All'inizio tutti i giorni, un continuo – conferma Alessandro Pellini – Ti provocava un senso d'angoscia e di paura incredibile”. D'altronde parliamo di una situazione del tutto nuova visto che la cittadina in provincia di Lodi è stata la prima ad esser colpita dal Coronavirus: “Me lo ricordo bene quel venerdì di fine febbraio. Noi partecipiamo al campionato di Eccellenza e ci stavamo preparando per l'ultimo allenamento prima della partita. Era un giorno come un altro, avevamo organizzato anche il solito aperitivo. Poi abbiamo dovuto annullare tutto ed è successo quello che tutti sappiamo...”.
Leggi l'intervista completa sull'edizione di Lunedì 20 Aprile. All'interno ci saranno le testimonianze dei club che fanno parte delle zone più colpite e dei comuni isolati. Dalla Lombardia alla Puglia passando per Umbria e Abruzzo, sono intervenuti i dirigenti di Codogno (Lodi), Frassati Castiglionese (Lodi), Casalpusterlengo (Lodi),Virtus Lecce (Lecce), Daunia Foggia (Foggia), Sportiva Torre a Mare (Bari), Giove (Terni), Campitello (Terni), Don Bosco (Perugia), San Sisto (Perugia).
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