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l'intervista
Il vicepresidente rossoblù: "Sono la squadra da battere, inutile negare che per investimenti e nomi hanno l’obbligo di vincere e la piazza lo pretende. Io però non cambierei nessuno dei miei con loro"
13 Ottobre 2023
Emanuele Morelli, vicepresidente dell'Unipomezia
L’Unipomezia si prepara ad affrontare il Terracina che per blasone e investimenti è visto dagli addetti ai lavori come il candidato principale alla vittoria finale. In casa rossoblù c’è però chi conosce bene la piazza biancoceleste. Il vicepresidente Emanuele Morelli da giocatore ha scritto pagine memorabili con la maglia dei tigrotti: “Ho avuto la fortuna e la bravura di far parte dell’ultima squadra che con le sue gesta ha fatto gioire un’intera città. Eravamo un gruppo formidabile con giocatori che oggi farebbero le fortune di tante squadre anche in categorie superiori. Terracina è una piazza importante, molto esigente, so bene quanto chiedono i tifosi che possono essere la loro arma in più diventando il dodicesimo uomo in campo”. Al Comunale di Pomezia arriva dunque un’autentica corazzata: “Sono la squadra da battere, inutile negare che per investimenti e nomi hanno l’obbligo di vincere e la piazza lo pretende. Io però non cambierei nessuno dei miei con loro, dal mister ai giocatori tutti stanno mostrando non solo capacità e un gran calcio ma anche una disponibilità al sacrificio commovente”. Morelli da giocatore ha saputo far vedere come il calcio non si limiti all’aspetto tecnico e anche contro questo Terracina l’Unipomezia dovrà dar fondo a tutte le sue qualità caratteriali: “Ci giocheremo questa partita contro i più forti con la serenità di chi sta lavorando bene e di chi alle spalle ha una società forte e unita, unica nel palcoscenico dilettantistico. Nel calcio non conta solo la tecnica o la tattica ma la differenza può farla anche la maturità e soprattutto il cuore e l’Unipomezia ne ha tanto”. Il vicepresidente parla poi della Coppa: “Questa è la competizione dell’Unipomezia, è la storia a dirlo. Peccato che si affronteranno subito due squadre che potevano arrivare fino in fondo come noi e il Colleferro. La sfida di campionato fa già parte del passato, questa sarà un’altra storia. Sarà apertissima e passerà chi sbaglierà meno nei 180 minuti”.
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