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semifinali
01 Giugno 2014
Ottima gara per Mirko Forcina, attaccante dell'Albalonga
Ormai la serie D sembra a tutti gli effetti una maledizione per l’Albalonga, costretta a rinunciare ancora una volta al salto di categoria con la conseguente permanenza in Eccellenza, in virtù del pareggio ottenuto al Pio XII contro il Castelfidardo per 1-1. Nel match d’andata, infatti, i biancoverdi si erano imposti per 1-0 e ora sfideranno il Rieti per sperare di approdare in serie D. Per dovere di cronaca, però, dobbiamo assolutamente evidenziare i tanti errori arbitrali che purtroppo hanno condizionato la partita: basta pensare che l’Albalonga può recriminare per almeno due calci di rigore non concessi dal direttore di gara.
Inizio shock. Dopo il fischio iniziale del sig. Maninetti di Lovere parte la gara che inizia nel peggior modo possibile per i locali, ovvero con il gol del Castefidardo che grazie a Tassi si porta in vantaggio dopo una bella azione di Dell’Aquila sulla sinistra. Un inizio spaventoso per l’Albalonga di Lauretti che dopo aver subito un gol tanto a freddo quanto ingenuo ora è costretta a segnare tre reti per passare il turno. Il pubblico di casa cerca di dare sostegno ai biancoblu che con il passare dei minuti alzano il ritmo e al 16’ sfiorano il pareggio con la gran botta di Santoro che chiama agli straordinari Cantarini che respinge alla grande in calcio d’angolo. Con il cronometro arriviamo al minuto 21 quando in piena area di rigore Ortolani atterra Forcina nel tentativo di anticiparlo: in presa diretta il contatto è evidente ma l’arbitro indica la sfera e il gioco prosegue sotto le proteste dell’intero stadio. Ormai è un monologo quello dell’Albalonga che al 35’ è anche sfortunata quando Forcina dopo un cross basso di Di Ludovico conclude a botta sicura in piena area ma la sfera colpisce clamorosamente la traversa per la disperazione dei compagni. Sembra una giornataccia ma nei minuti finale della prima frazione ci pensa capitan Trinca a risollevare il morale con un gol che da solo vale il prezzo del biglietto: dai 25 metri, infatti, il numero 8 fa partire una bordata al volo che s’insacca sotto l’incrocio dei pali per l’1-1 che riapre la gara.
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