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L'intervista
17 Giugno 2014
Franco Fedeli, presidente del Rieti
Sbollita la rabbia per il mancato successo nella finale degli spareggi nazionali con il Castelfidardo, in casa Rieti è tempo di iniziare a pensare al futuro. A fare chiarezza in una situazione ancora nebulosa è il team manager Andrea Fedeli: “Siamo delusi per com’è finita la stagione. Penso che i limiti caratteriali di alcuni giocatori siano venuti fuori. Il prossimo campionato? I due presidenti si devono parlare per risolvere alcune situazioni legate alla precedente gestione. Ormai ci siamo rassegnati a confrontarci con l’amministrazione comunale, è come parlare con un muro di gomma. Io sono legato a questo progetto e penso si possa fare molto bene. Il ripescaggio in Serie D è praticamente certo, ma non so ancora quello che faremo. Posso dire che le strade sono due: o Rieti, o lasciare per un anno il calcio. La Sambenedettese? Una piazza meravigliosa, ma la distanza è tanta e quindi non si farà nulla. Civitavecchia? Sarebbe una soluzione molto comoda, ma il campo è totalmente da rifare e comunque non vorremmo ripetere una stagione in Eccellenza. Ci hanno cercato anche ad Ascoli e Siena, ma se dobbiamo andare avanti, preferiamo farlo qui. Penso che tra ventiquattro – trentasei ore scioglieremo il nodo, d’altronde c’è una squadra da ricostruire e, se rimarremo, dobbiamo metterci subito al lavoro sul mercato. Vogliamo prendere due esterni importanti, mentre a centrocampo siamo abbastanza coperti”. Sul carattere a dir poco focoso del padre: “Sbaglia in certi atteggiamenti e non penso faccia il bene della squadra, ma è fatto così e cambiarlo è impossibile. Dice che non gli interessa, ma s’innamora ancora più di me delle sue squadre ed è sempre in prima linea”.
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