l'intervista

Edoardo Fagioli, un personaggio in cerca d'autore: "Il mio obiettivo è rimanere in Serie D e sono pronto per una nuova avventura"

Prima i vivai di Roma e Lazio, poi due anni in D a Palestrina. Ora il talento classe '93 lancia l'appello: "Posso dare ancora tanto, chiedo soltanto una possibilità"

Edoardo Fagioli è un ragazzo di 21 anni, di mestiere fa il terzino e il suo sogno è quello di giocare a pallone ancora per molti anni. Nonostante la sua giovane età, ha già maturato una buona esperienza in Interregionale e il suo curriculum non è niente male: cresciuto nei vivai di Roma e Lazio, il talento classe ’93, esordisce in serie D con il Palestrina nel 2012 e rimarrà nel club di Cristofari per due anni, collezionando quarantatré presenze e due gol. Poi succede qualcosa, e la parantesi arancioverde si chiude; ora il terzino è alla ricerca di una squadra, di una società seria con un progetto valido. Al resto poi ci penserà lui. Dimostrerà il suo valore sul rettangolo di gioco: come ha sempre fatto.

Edoardo, la parentesi con il Palestrina si è chiusa e ora sei alla ricerca di una nuova squadra. 

“Sì, diciamo che sto cercando soprattutto un ottimo progetto, lo stesso che intravidi al mio arrivo a Palestrina. A quei tempi si chiamava San Basilio e avevamo davvero una grandissima squadra: ricordo che in rosa c'erano Marco De Angelis, Perrulli, Capodaglio, Mordibelli, D’Ambrosio. Insomma, tutti grandi giocatori. Poi lo scorso anno ho deciso di rimanere sempre in arancioverde ma non è scattato il giusto feeling con i compagni. Mi sono sentito un po’ messo da parte e le strade si sono divise”

Molti allenatori ti apprezzano soprattutto per la tua grande versatilità sulla fascia. 

“Già, io nasco come terzino, ma lo scorso anno a Palestrina ho giocato come esterno di centrocampo. Mi sono subito adattato a questo nuovo ruolo, perché so che in Serie D non potrò più fare il terzino, visto che quella posizione spesso è ricoperta dagli under. Per me però non è un problema. Mi sono adattato subito come esterno di centrocampo, ed è un ruolo che interpreto molto bene”

Fisicamente come ti senti?

“Sto bene, in questo ultimo periodo mi sto allenando con l’Equipe Lazio, qualche giorno fa abbiamo giocato contro l’Anziolavinio pareggiando 2-2. E’ una situazione un po’ particolare, poiché entri in campo non conoscendo nessuno dei tuoi compagni di squadra, ma alla fine è andata bene. Ci siamo impegnati tutti quanti al massimo e abbiamo strappato un buon pari. Mi dispiace soltanto di non aver effettuato una preparazione completa: so quanto è importante e mi sarebbe piaciuto allenarmi come si deve”

Ti sono arrivate delle offerte?

“Qualcosa in ballo c’è. Ci sono stati dei contatti con il Trastevere: Pirozzi mi ha chiamato praticamente a inizio Luglio. I presupposti per accettare c’erano: la società è seria, il progetto è ambizioso, il mister è davvero bravo. Però avevo deciso di rimandare la decisione poiché avevo paura di non riuscire a trovare le giuste motivazioni in Eccellenza. Certo con Pirozzi sarebbe tutto diverso, lo stimo veramente tanto, ma la mia speranza è quella di rimanere in categoria. Vedremo nelle prossime ore cosa succederà”

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