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l'intervista

Nuova Monterosi, Cavuoto: "Una piazza bellissima"

Il terzino sinistro fa gola a diversi club professionistici: "Sono lusingato, qui c'è un grande progetto"

31 Marzo 2016

Matteo Cavuoto Foto © Laura Del Gobbo

Matteo Cavuoto Foto © Laura Del Gobbo

Matteo Cavuoto Foto © Laura Del Gobbo

Si ispira a Darmian, è la mascotte della squadra e adesso fa anche gola ai club professionistici. Nell'annata d'oro della Nuova Monterosi, in fuga solitaria nel girone A del campionato di Eccellenza, Matteo Cavuoto si è ritagliato un ruolo da assoluto protagonista, conquistando giorno dopo giorno la fiducia del tecnico e della piazza viterbese nonostante la sua giovane età (classe 1998). Nello scacchiere di D'Antoni è diventato un punto fermo grazie alla sua duttilità, capace di giocare su entrambe le fasce, e alle sue capacità tecnico-atletiche, che ne fanno un giocatore completo e abile a destreggiarsi sia in fase di copertura che di attacco. Insomma una pedina fondamentale per l'allenatore e in un'intervista pubblicata sul sito della società nuovamonterosi.com Cavuoto usa parole al miele per D'Antoni: “E' un mister che ti trasmette molta tranquillità, ha sempre cercato di mettermi a mio agio. Con i giovani ha sempre avuto molta attenzione senza metterti tante pressioni addosso. Durante la settimana abbiamo un allenamento suppletivo, ci fermiamo di più al campo e facciamo un lavoro specifico”. Sacrifici che hanno permesso a Cavuoto di diventare uno dei giovani più interessanti del campionato di Eccellenza dopo tanti anni passati nei settori giovanili: “Sono arrivato un po’ dalle retrovie. Ho fatto prima Vigor Perconti e Ciampino e poi lo scorso anno con gli Allievi d’Elite del Grottaferrata.” Poi il salto in una prima squadra: “La differenza è molta, sia a livello di allenamento, che di organizzazione e spogliatoio nel modo di confrontarsi con i giocatori più grandi. - continua Cavuoto - Orlando Fanasca è un martello, ma mi dà anche tanti consigli. Bastone e carota, perché quando c’è da dirmi bravo lo fa tranquillamente. Un altro punto di riferimento è Andrea Costantini”. Il modello a cui l'esterno del Monterosi si ispira è però Darmian: “Perché gioca a sinistra ed è un destro come me. E’ un ragazzo che ha molta personalità e lo sta dimostrando sia in nazionale ma soprattutto al Manchester United”. Inevitabile pensare al futuro, perché se ormai il salto di categoria della formazione viterbese appare scontato, non si può dire lo stesso della sua permanenza a Monterosi dove: “Sarei entusiasta di rimanere, mi trovo benissimo qui. Sono lusingato dalle voci che vedono accostato il mio nome a società importanti ma qui a Monterosi c’è un grande progetto da parte della società”. Sul terzino infatti sono piombati diversi club professionisti grazie alla mediazione di Andrea Cecere e Riccardo Albanesi della Di Campli Management. Ternana, Pescara, Entella e Torino sono in prima fila, ma per ora la priorità è mettere in ghiaccio una promozione in Serie D sempre più vicina.

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