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l'intervista

Cedial Lido dei Pini, Cristofari: "I gol? Merito della squadra"

Il bomber gialloblu sull'ottimo avvio della squadra: "Con un po' di fortuna possiamo arrivare lontano. Qui mi diverto e sto bene"

21 Settembre 2016

Flavio Cristofari, bomber del Cedial Lido dei Pini ©Laura Del Gobbo

Flavio Cristofari, bomber del Cedial Lido dei Pini ©Laura Del Gobbo

Un inizio di stagione da applausi, per il suo Cedial Lido dei Pini e a livello personale. Squadra in testa con sette punti e tre gol in altrettante gare per il bomber Flavio Cristofari, anche se domenica è arrivato un infortunio che lo terrà lontano dal campo per qualche settimana. Un attaccante che forse avrebbe meritato più considerazione, numero dieci, leader e capitano della formazione gialloblu con cui ha scalato categorie fino al massimo campionato regionale. Domenica contro l'Audace la formazione di Panicci dovrà cercare di sopperire alla sua assenza, ma Cristofari già scalpita: “Cercherò di rientrare prima possibile per dare il mio contributo”.Flavio Cristofari, bomber del Cedial Lido dei Pini ©Laura Del Gobbo


Difficile immaginare un avvio migliore di questo.

“Siamo partiti benissimo: questo avvio ci ha dato tanta fiducia, ma non dobbiamo rilassarci, bisogna andare avanti di questo passo”.


Tre partite e tre gol, continui ad essere decisivo.

“Il merito è della squadra e del tecnico, in questa categoria è difficile riuscire a fare la differenza da soli. Con Panicci c'è un ottimo rapporto: ha grande personalità e carattere e riesce sempre a creare dei buoni gruppi”.


Dove può arrivare il Cedial?

“Il nostro obiettivo è migliorare il risultato della scorsa stagione. Il girone è ancora più difficile, quindi non sarà facile: ci siamo rinforzati con Frasca, che può essere il nostro uomo in più a centrocampo e qualche under di qualità. Con un po' di fortuna possiamo arrivare lontano...”.


Hai qualche rimpianto nella tua carriera?

“Purtroppo ho patito tanti infortuni e ho dovuto sempre lottare e dare il massimo per superare questi problemi fisici, ma non ho rimpianti. L'importante è divertirmi e stare bene, e qui ho trovato il mio ambiente ideale”.


Hai mai pensato al tuo futuro, quando smetterai di giocare?

“Non credo che farò l'allenatore, magari grazie al mio lavoro potrò rimanere come fisioterapista. Al momento, però, non ci penso: anche se non sono più giovanissimo, spero di giocare ancora per molto”,

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