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L'intervista

Real Monterotondo Scalo, senti Nardecchia

Le parole dell'attaccante rossoblu dopo la doppietta messa a segno contro l'Astrea

13 Aprile 2017

Foto ©Debora Lato

Foto ©Debora Lato

Foto ©Debora Lato

Un inizio di campionato non facile, alcune critiche di troppo e poi l’arrivo di Mister Vincioni che ha dato nuova linfa al Real Monterotondo Scalo. Il gruppo, la determinazione e il lavoro sono state fondamentali per uscire fuori dalla zona playout e vivere un finale di campionato più tranquillo. Merito del collettivo ma anche dei singoli come Nardecchia che con la doppietta di Domenica all’Astrea è salito a quota 17 reti in classifica marcatori.


Domenica doppietta con l'Astrea che ha portato altri tre punti essenziali in classifica. Che partita è stata? Possiamo dire che siete molto vicini a centrare l'obiettivo? 

"Io direi di sì. Non voglio essere scaramantico perchè se questo non dovesse accadere potrà essere solo colpa nostra. Fino a qualche domenica fa oltre a centrare punti a fine partita dovevamo controllare anche l'andamento delle nostre dirette avversarie ,mentre adesso abbiamo la fortuna di dover pensare soltanto a noi e questa è una soddisfazione che ci gratifica molto visto come eravamo messi non molto tempo fa". 


Dall'arrivo di Mister Vincioni vi siete resi protagonisti di una rimonta importante. Quanto ci credevi? E se ti guardi alle spalle c'è una partita che pensi abbia segnato la svolta nel vostro campionato?

"Posso dire che ad un certo punto il morale era sotto le scarpe e credere in una rimonta era difficile anche per noi. Poi il mister è stato bravo a risollevarci moralmente facendoci capire quanto davvero fossimo forti e che questa categoria poteva tranquillamente appartenerci. Di partite chiave ne indico 3: la rimonta in 1 minuto con il La Sabina e le trasferte di Montecelio (in 10) e Tolfa in cui abbiamo dato un segnale importante su chi davvero aveva voglia di tirarsi fuori da una situazione scomoda il prima possibile". 


Per te fino ad oggi è stato un momento magico, sei a quota 17 reti. Stai dimostrando di essere un giocatore completo e maturo. Qual è il tuo segreto?

"Sicuramente se ci fosse un segreto non ve lo svelerei (ride ndr). Comunque 29 anni è l'età in cui dai il meglio soprattutto sotto l'aspetto dell'esperienza che è una componente non da poco per raggiungere qualsiasi obbiettivo prefissato. Oltre questo penso che la differenza la faccia anche lo stile di vita che un ragazzo tiene fuori dal campo: nonostante tanti pensano il contrario io è da quando facevo le giovanili che il giorno precedente la partita preferivo rimanere a casa a riposare mentre gran parte dei miei amici usciva per andare a ballare, divertirsi. Ma per me questa è sempre stata una forte passione e fare certe rinunce non l'ho mai ritenuto un sacrifico".


Valerio Nardecchia (Foto ©Lato)

Ti facciamo una domanda forse un pò scomoda: qualcuno ha detto che non eri all'altezza della categoria ma hai risposto sul campo a suon di gol. Hai qualche sassolino nella scarpa da toglierti?

"Magari se non ci fosse stato quel "qualcuno" non avrei fatto così bene. La sfida e il cercare di superare se stessi può avermi stimolato non lo so ...sta di fatto che non ho davvero nessun sassolino da togliermi perchè penso che ognuno sia libero di giudicare quello che vede e se hanno visto che non sono adatto per questo tipo di campionato è giusto che lo pensino poi se la loro idea sia giusto o sbagliata conta poco, almeno per me...mi basta la stima del mio allenatore, della società e soprattutto dei miei compagni. Tutto il resto è contorno..."


Per concludere dopo Pasqua e la trasferta infrasettimanale contro l'Almas arriva il derby contro l'Eretum Monterotondo. E' inutile dire che non è una partita come le altre giusto? Che sensazioni hai? 

"Le sensazioni sono estremamente forti anche per me che non sono nativo eretino. È stupendo vedere che una partita attiri così tanta gente allo stadio. L'ho vissuta all'andata e la tribuna rossoblu era davvero stracolma tanto che sembrava di giocare in casa anche se in realtà eravamo al Cecconi. L'unico rammarico fu quello di aver sbagliato il rigore che avrebbe probabilmente portato punti importanti in ottica classifica e soprattutto per non uscire con la sconfitta in quel derby. Nonostante questo dobbiamo pensare prima ad uscire con i 3 punti da Ciampino per poi proiettarsi al derby con la sicurezza di avere almeno 3 punti in più dei nostri avversari. Spero infine sia una grande festa di sport, ancora di più se al fischio finale lo sarà per noi. "

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