Colleferro, iscrizione a rischio Cedrone: "Comune immobile"

Un post su Facebook apparso nella mattinata di oggi, che lasciava spazio a poche interpretazione. Fabio Cedrone, presidente del Colleferro, ha “condiviso il ricordo” di un anno fa, quando con grande entusiasmo dava vita alla nuova avventura rossonera. Parole inequivocabili per l'appunto, che accompagnavano la decisione di rassegnare le dimissioni: “Lo scrissi con tanto entusiasmo, partimmo consapevoli che sarebbe stato un anno impegnativo. La mia esperienza da presidente (8/7/2016 - 30/6/2017) è stata tanto emozionante quanto articolata negli impegni. Sono stato il presidente di 326 atleti, il referente di altre 3 società dilettantistiche ospitati gratuitamente. I ragazzi della prima squadra che, con grande forza e tenacia hanno sfiorato la promozione tra i professionisti. Voglio ringraziare ognuno dei componenti della SSD Colleferro calcio augurandogli ogni bene e tante soddisfazioni”. Un pensiero dolce che però cela un profondo dispiacere, come spiega l'ex numero uno del Colleferro: “Sono adirato con il Comune, perché di fatto non si è mai reso disponibile per questo progetto – afferma Cedrone – La situazione è complicata, la concessione dell'impianto sportivo è scaduta da un anno, non si sa ancora a chi verrà assegnato. Così diventa impossibile programmare”. Al momento la situazione è provvisoriamente gestita dalla dirigenza, ma il futuro è tutt'altro che roseo: “Ad oggi non ci sono fondi, non ci sono giocatori perché li ho svincolati come ringraziamento per la loro professionalità, dandogli la possibilità di trovare soluzioni migliori. In tanti mi avevano chiesto di restare e mi hanno ringraziato per l'avventura della stagione appena chiusa. Ad oggi la realtà è che l'iscrizione del Colleferro è fortemente a rischio”. Si prospetta quindi un triste epilogo per una società che fino a qualche settimana fa sognava l'incredibile salto in Serie D.