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l'intervista

Vis Artena, Angelucci: "La nostra forza è il gruppo"

Le parole del direttore sportivo rossoverde dopo la grande vittoria di domenica contro il CreCas

31 Gennaio 2018

Andrea Angelucci

Andrea Angelucci

Andrea Angelucci

Quattro punti negli scontri diretti contro il Crecas. E i tre conquistati domenica al "Torlonia" sono un macigno nell’economia del campionato. La Vis Artena è lì agganciata al primato, distante ora appena due lunghezze e non vuole fermarsi. In virtù anche della caduta del Ladispoli a Civitavecchia il girone A è apertissimo e a dir poco avvincente. Andrea Angelucci, Direttore Sportivo della società rossoverde, tesse le lodi dell’allenatore, del gruppo e di tutta la macchina organizzatrice che ruota intorno al progetto artenese: un progetto lungimirante che non si ferma ai meri risultati domenicali, valorizzando i giovani - non a caso l’età media della rosa è di 22.3 anni - giocando con entusiasmo e cullando un sogno domenica dopo domenica.


“Domenica con il Crecas credo che sia stata data la dimostrazione della forza del gruppo, della sua qualità e soprattutto è stata la conferma della scelta di un ottimo allenatore che, per queste categorie, riesce nel momento in cui serve a fare la differenza. Quando si riesce a lavorare su un gruppo e non esaltando i singoli, si riesce a ottenere un risultato come quello di domenica, con un atteggiamento vincente che parte dal martedì. Il nostro risultato parte dal lavoro quotidiano e penso che la nostra forza sia il gruppo e la dimostrazione sono stati gli ultimi risultati voluti fortemente, ma non per dare un segnale al campionato. Per esperienza so che i campionati si vincono a marzo. La vittoria di domenica è stata importante per dare slancio a un gruppo giovane che ha bisogno di entusiasmo per fare risultati, ma che non sia decisiva per il risultato finale. Senza nasconderci stiamo cercando di lottare e domenica dopo domenica abbiamo capito che lassù ci possiamo stare. La nostra volontà è quella di lottare fino alla fine. Ci sono realtà che dal punto di vista societario-strutturale potrebbero essere più forti, speriamo di poter dire la nostra fino alla fine. Abbiamo capito sulla nostra pelle che a volte il nome non fa la differenza, ma sono le motivazioni. Il Civitavecchia avrà gli stimoli per fare bene, sono una buona squadra con un allenatore che non ha bisogno di presentazioni. Il nostro atteggiamento è quello di una squadra che va in campo per dare sempre il massimo. Fino all’Unipomezia che ha i giocatori e la struttura societaria per poter arrivare, penso che si dovrà lottare. La forza delle idee, esprimere gioco e la componente societaria che può fare la differenza da qui alla fine dell’anno, diranno chi arriverà però non c’è nulla di scritto. Sempre meglio stare tre punti sopra che tre punti sotto”

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