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Dopo gara

Post Città di Anagni - Serpentara: parola ai due allenatori

Soddisfatto il tecnico della capolista per come i suoi hanno interpretato la gara. Fiducioso per il futuro il mister del team di Bellegra

23 Aprile 2018

Fabio Gerli (©Del Gobbo)

Fabio Gerli (©Del Gobbo)

Fabio Gerli (©Del Gobbo)

Fabio Gerli, tecnico dell’Anagni, esprime soddisfazione per i tre punti conquistati contro un Serpentara che, fino al goal di Lustrissimi, ha bloccato gli spazi alle trame offensive dei papalini: “Il dato più importante è che abbiamo colto i tre punti e non era facile oggi. Il Serpenatra è venuto qua con grande agonismo e con grande animosità, però noi siamo stati bravi a non innervosirci così come invece era successo a Cave domenica. Questa volta, invece, abbiamo giocato con molto ordine ma abbiamo sofferto un po’ la prima mezz’ora nel trovare gli spazi giusti per poter andare in verticale anche perché loro erano anche molto bassi. Siamo passati in vantaggio e questo ci ha agevolato perché il Serpenatra ha dovuto alzare un po’ il baricentro. Ad ogni modo c’è stata una grande prova di carattere, i ragazzi hanno finito la partita con i crampi e questo significa che hanno dato tutto quello che avevo chiesto. Ormai mancano tre partite e dobbiamo centellinare le forze per metterle in campo ogni volta che giochiamo. Mercoledì c’è la partita clou contro il Pomezia e ci prepareremo in questi due giorni per poterla affrontare nel migliore dei modi”.


Anche Mario Apuzzo, mister del Serpentara, si complimenta con la sua squadra, fiducioso in una crescita del gruppo: “Devo fare i complimenti alla mia squadra perché ha disputato un’ottima partita. Non abbiamo ancora la salvezza matematica e siamo venuti qua per fare risultato consapevoli che incontravamo una grande squadra. Infatti, al primo errore che abbiamo fatto, abbiamo preso goal. Devo però fare i complimenti ai miei ragazzi perché ci mettono sempre tutto, la squadra è giovane e crescerà. Sicuramente chi allenerà questi giovani il prossimo anno troverà terreno fertile perché hanno fatto un grande anno d’esperienza”.

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