Dopo gara

Monte Savoia, Andrea Pezzuto: "Abbiamo dato un segnale forte"

Il giovane centrocampista torna sulla prova straordinaria contro il Monterotondo Scalo. Le altre sono avvisate, per la vittoria finale ci saranno anche i ragazzi di Belli

Un Montespaccato Savoia semplicemente straordinario, quello ammirato nel big match dell'ottava giornata con il Real Monterotondo Scalo. Il 5-0 finale è un risultato che fa sicuramente scalpore e difficilmente pronosticabile alla vigilia, a testimonianza dello spessore della prova messa in atto dalla formazione di Belli. Note positive in tutti i reparti. La difesa non ha subìto gol contro il miglior attacco del girone A, il centrocampo è restato unito e in avanti le migliori garanzie. Oltre al bellissimo sigillo di Kevin Mastrosanti è arrivato il 9° gol in campionato del “Duca” Aimone Calì, uno dei simboli della rinascita della squadra capitolina. Da sottolineare anche la prova del classe 2000 Andrea Pezzuto che, nonostante la tenera età, sta dimostrando una maturità sicuramente importante. In estate la chiamata del Monterosi in D, ma a fine agosto il baby centrocampista è tornato a vestire la maglia azzurra dopo una scorsa stagione da incorniciare sotto il profilo personale. Andrea ha ritrovato in squadra suo fratello Matteo, anche lui un giocatore di grandissima prospettiva.


“Ieri siamo stati perfetti - esordisce il giovane Andrea - Siamo partiti subito aggressivi ed era ciò che volevamo, non ci siamo mai disuniti ed anche quando perdevamo palla eravamo in grado di recuperarla immediatamente. Poi lì davanti abbiamo tantissima qualità e un giocatore del calibro di Calì. Magari gli basta toccare soltanto un pallone per trasformarlo in gol. Così è tutto più semplice. Contro il Monterotondo Scalo abbiamo lanciato un segnale forte al campionato. Sono contento anche per il mio momento, sto trovando spazio e spero di continuare a dare il mio contributo alla squadra. Quando sono tornato i ragazzi mi hanno accolto benissimo e sin da subito mi hanno fatto sentire uno di loro. Qui c'è anche mio fratello Matteo e questo è stato sicuramente un vantaggio per ambientarmi al meglio”. Chi è il più forte tra i due? “Mah (ride n.d.r.), non mi piace fare dei paragoni in questo senso. Solitamente facciamo parlare il campo e lasciamo giudicare gli altri”.  


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