L'intervista
Pro Calcio, Panella: "Contro la Boreale umili e concentrati"
Parola all'ex di turno della prossima sfida di campionato, con l'attaccante dei gialloverdi che introduce una partita dal sapore sicuramente particolare
La protesta degli arbitri, in sciopero per una domenica a causa di un vile episodio di violenza accaduto due settimane fa, ha costretto anche la Pro Calcio Tor Sapienza a uno stop forzato, ma finalmente domenica 25 Novembre si torna in campo per il campionato di Eccellenza. Dopo la riflessione, non ci si potrà fermare né distrarre, perché al Castelli giungerà una Boreale che sta attraversando un discreto momento e che non perde da più di un mese, avendo oltretutto il piccolo vantaggio di avere una partita in più nelle gambe (mercoledì la Boreale ha giocato in Coppa perdendo 2 – 0 con la Valle del Tevere ndr). Con una gara da recuperare, quella con la Cavese, i viola occupano la tredicesima posizione a 13 punti, 5 in meno della Pro Calcio
terza, in una classifica corta e passibile di sorprese pressoché ogni domenica.
A presentare la gara contro la Boreale è Francesco Panella, attaccante classe ’95 molto veloce e tecnico, recentemente tornato nel giro dei titolari di Anselmi dopo l’infortunio di inizio stagione, che dei viola è anche un ex.
Panella ci svela anche un piccolo retroscena: "La Pro Calcio Tor Sapienza mi aveva già cercato anche nell’estate 2017, mi sarebbe piaciuto venire già la scorsa estate ma avevo già raggiunto l’accordo con la Boreale, preferì non rimangiarmi la parola data. La squadra mi sembra molto cambiata rispetto alla scorsa stagione, la conosco poco, mi sento spesso con Gambale che è un mio amico ed un attaccante molto forte. Sicuramente sono una squadra da non sottovalutare – avverte l’ex Fregene – hanno preso continuità nelle ultime gare e dovremo affrontarli con concentrazione e umiltà".
La Pro Calcio Tor Sapienza non è più una sorpresa ormai. I gialloverdi si stanno imponendo come squadra che esprime un gioco dominante e di qualità, appena due settimane fa chi paventava il catenaccio dei ragazzi di Anselmi a Sora era stato abbondantemente smentito dalla prova autoritaria dei gialloverdi al Tomei. La Boreale verrà per chiudersi o sarà una partita giocata a viso aperto? Panella dice la sua: "Sicuramente staranno preparando bene la partita, forse adesso che siamo terzi in classifica incutiamo un po’ più di rispetto, mi aspetto che ci sarà da soffrire e che, almeno inizialmente, ci aspetteranno. Non mi aspetto una gara a viso aperto, ma neanche che verranno qui a chiudersi e a difendere lo 0 – 0. È una squadra che ha dei valori importanti, tanto in attacco quanto negli altri reparti, starà a noi trovare il modo di fargli male, consapevoli che sarà una gara molto tattica e tirata".
L’aver smentito i pronostici di molti addetti ai lavori, che ignoravano le potenzialità dei gialloverdi, fa piacere anche a Panella, che però avverte: "Dobbiamo sempre dimostrare settimana dopo settimana le nostre qualità, siamo una squadra importante che può dire la sua in questo campionato ma per farlo non dobbiamo accontentarci di ciò che abbiamo raccolto finora. Fa sicuramente piacere aver fatto capire a tutti che siamo una squadra forte, smentendo più di qualcuno. Continuando a lavorare così insieme a mister Anselmi, che è bravissimo, potremo toglierci tante soddisfazioni, per me ce la possiamo giocare con tutti e migliorare ancora".
Una squadra giovane, con pochi vecchi e tanti under, che per Panella ha la sua forza "nel gruppo e nelle qualità di ogni giocatore, che messe assieme formano una bella squadra., tecnicamente forte".
Panella ha 23 anni, un passato da predestinato – fu autore di ottime prove con il Fregene di Caputo qualche anno fa – e un potenziale tecnico non ancora del tutto espresso. "Io lavoro tutti i giorni per migliorarmi, sia nella vita che nel calcio: a 23 anni non mi sento vecchio nonostante la regola – spiega l’ex Cre.Cas. – e mi pongo sempre nuovi stimoli per diventare un calciatore e un uomo migliore. Vivo il calcio con passione, ma non voglio rinunciare ai miei sogni, e spero anno dopo anno di diventare un calciatore ancora più forte. Per adesso devo dividermi fra lavoro e calcio, ma mi ritengo fortunato: lavoro con i bambini e non mi pesa, non lo trovo stancante, ed ogni giorno posso rincorrere il mio sogno dentro un campo di calcio" conclude l’attaccante della Pro Calcio Tor Sapienza.