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L'INTERVISTA
08 Gennaio 2019
Aldo Salerno ©GazReg
Vince due volte chi domina se stesso nella vittoria. Lo Sporting Genzano ha seguito alla lettera il proverbio latino riportato sul gonfalone della società. Il successo mancava alla squadra di Aldo Salerno dal 28 ottobre e il derby con il Cynthia non si era mai giocato prima. Appuntamento con la storia centrato per i biancocelesti, neopromossi in Eccellenza, al settimo cielo: "Tantissime emozioni, qualcuno ha anche pianto nello spogliatoio. La tensione era altissima e abbiamo giocato contro una squadra piena di storia e di valori. Questo ci ha motivato molto di più: non accettavamo di fare la vittima sacrificale dell'incontro. Ci tenevamo a fare bella figura nel primo derby e ci siamo riusciti". Lo Sporting ha concluso il girone di andata a 21 punti - 24 considerando i tre conquistati contro il Città di Palombara - risultato commentato in toni ottimistici dal tecnico: "Sinceramente non ce l'aspettavamo. Ci sarà da soffrire fino alla fine, ma se mi avessero detto a fine girone di trovarmi a +4 sul Cynthia e 24 punti in classifica, non ci avrei pensato". Al primo anno in Eccellenza, dipinta da molto come una mini Serie D per la tradizione calcistica di alcune realtà, Aldo Salerno inquadra il raggruppamento A: "Nel nostro girone ci sono sei-sette squadre attrezzatissime: la Promozione è diversa, in particolare negli attaccanti. In Eccellenza ce ne sono alcuni che non ti perdonano. Come storia ci sono squadre importanti, ma poi dentro il campo ogni pronostico può essere ribaltato".
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