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l'intervista
08 Febbraio 2019
Camilli abbracciato dai compagni (©Bastianelli)
Con 189 reactions, Jacopo Camilli si è aggiudicato l'ultimo sondaggio social di Eccellenza. Il bomber della Pro Calcio Tor Sapienza, protagonista nell'ultimo turno di campionato con la doppietta alla Virtus Nettuno, si racconta a 360 gradi partendo ovviamente dalle sue sensazioni dopo la vittoria nel sondaggio.
Jacopo, ti aspettavi di vincere?
“Sapevo di avere tanti amici e persone che mi vogliono bene nel mondo del calcio. Forse non pensavo di ricevere così tanti voti e credevo potesse battermi Manuel Vittorini. É stata una bella sfida con lui visto che ci conosciamo da tempo ed abbiamo anche giocato insieme in passato. Sicuramente è stata una bella soddisfazione”.
Sei tornato alla Pro Calcio a dicembre, cosa rappresenta per te questa società?
“Per me la famiglia Armeni e tutto l'universo Pro Calcio rappresentano una seconda casa. In estate ho avuto la possibilità di tornare in Serie D dopo diverse stagioni e il presidente mi ha lasciato libero di partire. Poi, con il mercato invernale, c'è stata l'opportunità di tornare qui e non ci ho pensato su due volte. La Pro Calcio è una famiglia, qui si respira grande serenità e questo è l'aspetto più importante per dare sempre il massimo. I risultati ci stanno dando tragione e non credo sia un caso”.
Il tuo braccio destro?
“Beh, sicuramente Edoardo Santori. Ormai giochiamo insieme da cinque stagioni e l'ho visto crescere calcisticamente. Abbiamo un legame forte e davvero particolare”.
Cosa ne pensi di mister Anselmi?
“Conoscevo il mister dallo scorso anno anche se non avevamo ancora lavorato insieme. Da due mesi ho scoperto una persona vera e sincera prima di tutto. É un grande professionista, in ogni partita cerca sempre di intessere la miglior formazione in base a come ci siamo allenati, alla forma dei giocatori indipendentemente dai nomi. Con lui si è creato un gruppo bellissimo e ci divertiamo a giocare a calcio”.
Fin dove arriverete in campionato?
“Sembrerà una frase fatta ma non dobbiamo fare calcoli ma vivere di giornata in giornata. L'obiettivo è quello di vincere ogni partita. Vincere aiuta a vincere e dobbiamo dare continuità al nostro percorso. Proprio per questo vedo il pari con la Virtus Nettuno come un bicchiere mezzo vuoto, perciò contiamo di tornare al successo già nel prossimo turno”.
Il giocatore al quale ti ispiri?
“A me piace molto Higuain. É un giocatore che non sa soltanto far gol ma al quale piace giocare a calcio, si sacrifica molto per la causa ed anche io sono così. Purtroppo noi attaccanti passiamo velocemente dalle stelle alle stalle. Quando si segna siamo i più forti, quando non troviamo il gol non siamo più nessuno. Ma indipendentemente da questo a me piace giocare a pallone ed aiutare la squadra. Poi chiaramente i gol sono sempre motivo di soddisfazione”.
Il tuo sogno nel cassetto?
“A livello di squadra, raggiungere la Serie D con questi colori sarebbe senza dubbio una gioia immensa. La società meriterebbe un traguardo di questo tipo. A livello personale negli ultimi anni sono sempre arrivato in doppia cifra ma ripeto, l'importante è dare sempre il massimo per questa maglia, prima di tutto viene il bene della Pro Calcio”.
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