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L'intervista

Matteo Amici, un cuore rossonero: "Colleferro è casa mia"

Il giovane centrocampista, visto che parliamo di un classe '94, la scorsa domenica ha raggiunto le 259 presenze con la maglia della sua città

14 Febbraio 2019

Amici nel momento della premiazione (©Costantini)

Amici nel momento della premiazione (©Costantini)

Amici nel momento della premiazione (©Costantini)

Certi amori non finiscono mai, nonostante i vari problemi che, di stagione in stagione, possono presentarsi come è lecito che sia. Matteo Amici, capitano del Colleferro, nell'ultimo turno contro l'Arce è stato premiato prima della gara con una targa ricordo dai supporters rossoneri al Caslini, per le sue 259 presenze in rossonero. Una vera bandiera per il popolo colleferrino, nonostante si tratti soltanto di un classe '94. Un grande riconoscimento da parte dell'universo Colleferro per un giocatore che, da vero capitano, ha sempre dato l'anima per questi colori, anche se nel tempo siano arrivate proposte allettanti. “Non mi aspettavo di ricevere una targa – esordisce Amici – È stata un'emozione bellissima. Colleferro è casa mia, e non riesco ad immaginarmi con un'altra maglia. Le offerte in questi anni ci sono state anche in periodi come l'anno scorso dove il futuro per il Colleferro sembrava incerto. Ma ho sempre voluto dare la priorità a questa maglia”. Una bella soddisfazione per un ragazzo del posto, pensi che potrebbe dare una marcia in più a tutta la squadra? “Spero di sì, però credo che per mettere una marcia più alta bisogna soffermarsi sempre sul lavoro che svolgiamo durante la settimana e nel girone di ritorno, tolta la sconfitta di domenica scorsa, sta iniziando a dare i suoi frutti” Cosa è cambiato con mister Ciardi? “Mah, la rosa è stata in parte modificata, adesso siamo messi bene in campo anche se ci manca qualcosa a livello di continuità nel corso della partita stessa. Comunque il mister analizza tutte le situazioni cercando di non lasciare mai nulla al caso” In ottica salvezza? “Ci siamo lasciati alle spalle le ultime due posizioni in classifica, però per la salvezza diretta è ancora lunga e difficile. Dobbiamo riprendere a far punti già dalla partita di domenica prossima ad Ausonia”. Un obiettivo personale? “Sinceramente non lo ho. Voglio solo dare il mio contributo alla squadra. Nel calcio non si può mai dire, però lasciare questa società, se dovesse accadere, sarà molto difficile. Vorrei concludere ringraziando pubblicamente i tifosi per la targa di domenica. Per me è un onore e un orgoglio essere il capitano del Colleferro”.

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