l'intervista
Mirko Trinchera: "Buffon, mister Infantino e un piccolo in arrivo..."
Parola al portiere della Vigor Perconti, il vincitore del nostro ultimo sondaggio social
L'ultimo sondaggio social di Eccellenza se lo è aggiudicato il portiere della Vigor Perconti Mirko Trinchera con 339 reactions. Dopo il successo di Christian Di Paolo tre settimane fa, è stato un altro giocatore blaugrana a prevalere sugli altri quattro concorrenti. Ricordiamo che il portierone della Vigor si era reso protagonista nell'ultimo turno parando il calcio di rigore a Laghigna nelle battute conclusive del match con il Pomezia, poi vinto 2-1 dall'undici di Bellinati. Parola al giocatore.
Mirko, ti aspettavi questa vittoria?
“Mah, forse sì, mi hanno votato tantissime persone e le ringrazio tutte. Sono riuscito ad andare in fuga all'inizio e poi non mi ha ripreso più nessuno”.
Che ne pensi del sondaggio?
“Sicuramente una bellissima iniziativa che permette a noi “poveri” dilettanti di metterci in mostra. Un contest semplice ma allo stesso tempo efficace e divertente. Si crea interazione e soprattutto fa parlare di noi”.
Tornando alla gara con il Pomezia, quali sensazioni hai provato sul calcio di rigore respinto?
“Potremmo definire la partita di domenica a dieci volti per quante cose sono successe. Nel primo tempo abbiamo giocato da Vigor, mentre nel secondo sono usciti fuori loro e noi ci siamo abbassati. Nel finale è accaduto di tutto. Nell'occasione del rigore sono stato decisivo nel bene e nel male. L'ho procurato io e poi sono riuscito a metterci una pezza, servita per vincere la sfida con il rigore trasformato poi da Tiziano. É stata una domenica dalle mille emozioni”.
Sei tornato alla Vigor lo scorso anno, come ti stai trovando?
“Ho deciso di venire qui dopo l'esperienza alla Pro Calcio Tor Sapienza perché reputo questo ambiente familiare. Lavoro anche qui quindi diciamo che faccio casa e bottega. Cercavo un contesto sereno e alla Vigor l'ho trovato. Poi avevo già giocato qui da ragazzino e tornarci in prima squadra è stato bello”.
Sette partite per chiudere il discorso salvezza.
“Secondo me saranno decisive le prossime quattro gare. Avremo tre scontri diretti e poi la capolista. Contiamo di salvarci in questo lasso di tempo, per poi divertirci e giocare con più tranquillità nelle ultime partite".
Nel corso della tua carriera chi è stato il giocatore che più ti ha impressionato?
“Senza dubbio ti dico Tiziano Carnevali. Non dovrei aggiungere nulla sulla sua grandissima classe, avevamo giocato insieme anche nella Vis Artena qualche anno fa ed è lui il giocatore più forte con il quale mi sono confrontato nel tempo. Nonostante l'età un po' avanzata è sempre un piacere vederlo in mezzo al campo. Poi devo dire per forza Tiziano, visto che quando c'è stato lui nel sondaggio non l'ho votato e quindi mi sdebito così " (ride n.d.r.).
E se invece ti chiedessi un mister al quale ti sei legato maggiormente?
“Ricordo con grande piacere mister Pietro Infantino. Ero ancora un ragazzino quando iniziai in Serie D con la maglia del Rieti e come allenatore c'era proprio lui. Per me è stata una guida importantissima, ero alle mie prime esperienze nei Dilettanti e proprio per questo ha sempre cercato di proteggermi. Per lui ero come un figlio vero e proprio”.
Il giocatore al quale ti ispiri?
“Da buon juventino, passione trasmessa da mio padre, non potrei non dirti Buffon. Gigi è un sempreverde, un Dio del calcio”.
Infine, il portiere conclude con un bellissimo annuncio...
“Colgo l'occasione per ringraziare la mia compagna Veronica che ormai dai tempi del liceo mi è sempre vicina e mi sostiene in tutto quello che faccio. Inoltre, a luglio mi regalerà un piccolo Trinchera e siamo felicissimi. Sarà un maschietto e farà il calciatore. Non in porta però, preferirei diventasse un attaccante. Il portiere è un ruolo troppo particolare e se si sbaglia si viene subito criticati”.