l'intervista

Città di Anagni, Mancone: "Progetto stimolante, qui per fare bene"

Il nuovo allenatore non ha esitato ad accettare l'incarico trovando un ambiente in linea con le proprie ambizioni. Resta da capire quale sarà la categoria

In attesa di capire se la prossima stagione sarà ancora in Serie D o in Eccellenza, il Città di Anagni ha iniziato comunque a muoversi riconfermando i primi giocatori e prima ancora scegliendo Davide Mancone come tecnico per ripartire dopo l'amara retrocessione al play out con l'Ostiamare. Ed è proprio il nuovo allenatore a prendere la parola in attesa di notizie confortanti in chiave ripescaggio.



Buon pomeriggio mister, cosa ti ha spinto ad accettare il nuovo incarico?

“Sicuramente qui ad Anagni ho trovato sin da subito un ambiente familiare e genuino. C'è voglia di far bene credo ci possano essere tutti i presupposti per poterci riuscire. La società mi ha fatto una buonissima impressione e sono pronto a ripartire con una prima squadra”.



Ecco, nelle ultime stagioni hai allenato in settori giovanili importanti nel territorio nazionale, come mai il ritorno con i “grandi”?

“Sì, la mia ultima esperienza in prima squadra è stata con il Roccasecca quattro anni fa scegliendo poi di lavorare con i giovani (L'ultima esperienza con l'Under 19 del San Marino ndr). Adesso, però,  credo sia arrivato nuovamente il momento di cambiare e proprio per questo trovo questa nuova esperienza ancor più stimolante”.



Che stagione ti aspetti? Certo, molto dipenderà dall'eventuale ripescaggio...

“Esattamente. Purtroppo siamo ancora nel limbo non sapendo quale sarà la nostra dimensione. Se dovesse essere Eccellenza tutti si aspetteranno un campionato di vertice e paradossalmente prepararsi per vincere sarà ancora più complicato, anche in chiave allestimento della squadra. Se invece dovessimo essere ripescati in Serie D la priorità sarà quella di mantenere la categoria. In ogni caso mi piacerebbe ripartire dall'ossatura della scorsa stagione. Da parte mia c'è la volontà di riconfermare gran parte dei giocatori, ma come in ogni matrimonio bisognerà essere concordi in due. Dunque valuteremo attentamente se ci sarà la volontà anche da parte degli stessi calciatori".

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