Anzio, Nanni come Van Basten? La storia di un predestinato

Un predestinato? Da quanto ammirato negli appena 31 minuti di gioco alla sua prima partita da titolare in Eccellenza con la maglia dell'Anzio, Manuel Nanni sembra davvero poter diventare un giocatore di altre categorie. Una bella storia da raccontare quella del giovanissimo classe 2001, che ha mosso i suoi primi passi proprio nel club portodanzese iniziando dalla Scuola Calcio. Le doti dell'attaccante non sono passate inosservate e da lì la chiamata della Lazio. Tornato nei Dilettanti, il primo approccio con i "grandi" lo avuto con il Dilettanti Falasche giocando in Promozione e segnando diversi gol. In estate è arrivata l'oppotunità di ritornare nella sua squadra d'origine grazie al grande lavoro dietro le quinte del direttore sportivo Guido Zenga, che ha seguito personalmente il ragazzo riuscendo così a potarlo al Bruschini. Domenica scorsa il caso ha voluto che fosse proprio il baby attaccante a vestire la maglia numero 9 all'esordio in campionato dell'Anzio e non contro una squadra qualunque, la Tivoli "extraterrestre". Nanni si è infatti trovato a sostituire un certo Jacopo Camilli assente per infortunio, ma il peso di quella maglia proprio non si è avvertito. Sin dai primi minuti la giovane punta ha dimostrato tantissimo carattere nonostante a marcarlo c'era gente come Calabresi e Piva. 

È il minuto 22, scambio sulla destra con un compagno e anticipo sullo stesso Piva, la sfera rimbalza a terra e lui non ci pensa su due volte: destro al volo ad incrociare terminato all'angolino opposto alla destra dell'incolpevole D'Angelo. Un gol semplicemente fuori di testa e che ricorda tantissimo quello messo a segno da Marco Van Basten nella finale degli Europei nel 1988 contro l'Unione Sovietica. L'olandese calcio addirittura di prima intenzione e quel gol è rimasto nella storia. Pronto a rimanere negli annali del calcio laziale anche la perla del giovane Nanni, con l'Anzio che ha ritrovato un suo talento pronto ancora a far parlare di sè.