l'intervista
Montespaccato Savoia, Gambale: "Io e Calì giocatori diversi"
L'attaccante analizza l'ottima partenza dei capitolini e il paragone con la punta attualmente al Catanzaro. Ieri il primo sigillo contro la Virtus Nettuno
Seconda vittoria in altrettante gara giocate, 6 gol fatti e soltanto due subiti, primato in classifica generale ed entusiasmo alle stelle. Ottima la partenza in campionato del Montespaccato Savoia che, dopo il successo all'esordio contro la Vigor Perconti, ha bissato al Don Pino Puglisi battendo con lo stesso risultato la Virtus Nettuno. Ancora 3-1 in favore dell'undici di Ferazzoli che ha chiuso la gara nella ripresa senza troppi complimenti lasciando praticamente zero alla squadra tirrenica, in gol soltanto nel recupero. Un match che ha visto sbloccarsi il centrocampista Andrea Catese, autore di una grande doppietta, e Diego Gambale, a segno per il gol del raddoppio dei romani. Ottima la reazione del bomber ex Boreale, che ha saputo riscattarsi dopo un calcio di rigore spedito alto allo scadere della prima frazione di gioco. Questa l'analisi del classe '98. “A noi attaccanti può capitare a volte di sbagliare, ma per fortuna nel secondo tempo ho trovato il gol che cancella l'errore dal dischetto. Sono contento di essermi sbloccato e per la seconda vittoria della squadra. Adesso siamo lì e ci fa piacere starci, anche se il campionato è ancora lunghissimo e già domenica prossima abbiamo una sfida molto complicata in casa dell'Eretum Monterotondo. Comunque è importantissimo partire subito bene, le prime partite nascondono sempre delle insidie ma noi ci siamo fatti trovare pronti giocando due ottime gare. Stiamo bene atleticamente e questo può fare la differenza nell'arco dei 90 minuti, inoltre abbiamo un mister che riesce a farci esprimere al meglio. Non conoscevo Ferazzoli e devo dire che è un grandissimo allenatore. Ci sta mettendo tanto del suo”. E proprio per le sue caratteristiche tecniche Diego Gambale è stato la prima scelta del Montespaccato Savoia guidato dal Presidente Monnanni per sostituire il “Duca del Gol” Aimone Calì. A tal proposito il giocatore afferma: “Sicuramente sento la responsabilità di non dover far rimpiangere Calì, ma al tempo stesso io sono Diego e lui è Aimone, siamo due giocatori differenti anche se entrambi viviamo per il gol. Lo scorso anno non ho superato i 30 sigilli ma ne ho segnati comunque 21, perciò sono sereno e penso a fare il mio. Sto bene e spero di proseguire così sia a livello personale che ovviamente con tutta la squadra”.