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FOCUS
16 Dicembre 2019
L'Ingresso in campo ©Gaeta
L'approfondimento del derby del Riciniello tra Gaeta ed Itri, valevole per la 15ª giornata di campionato, che si è concluso sul risultato di 1-1 dopo 93' vibranti ed emozionanti. Abbiamo estratto 5 verità in particolare:
1) L'Itri non muore mai
Sta diventando il tratto caratteristico della formazione di Ghirotto, che non si arrende fino a quando non è davvero finita. La dimostrazione all'ennesima potenza si è avuta ieri, in cui i biancazzurri hanno saputo reagire - all'ultima palla giocabile - ad un gol che a molte altre squadre avrebbe tagliato le gambe.
2) Il Gaeta non riesce più a vincere
E' la 4ª partita consecutiva senza i 3 punti (2 pareggi e 2 sconfitte). Ieri sembrava la volta giusta, ma l'incursione sulla sirena di Sfavillante ha letteralmente gelato i biancorossi. E ad aumentare il rammarico per il 'mezzo passo falso' è proprio il modo in cui è maturato l'1-1. Ma malgrado il momento negativo per gli uomini di Gesmundo, il 2° posto resta intatto.
3) Tanto equilibrio e rispetto. E forse anche un pò di paura...
Le due squadre sapevano a memoria i punti deboli e di forza dell'avversaria (inevitabilmente). Ed in campo si sono rispettate: sacrificando l'estetica e mettendo al primo posto l'esigenza di fare risultato. Per un equilibrio che in generale contraddistingue l'intero girone, dato che tra la zona playoff e quella playout ci sono appena 9 lunghezze.
4) Grande qualità e quantità in campo
E il reciproco occhio di riguardo è dovuto anche al livello delle due rose. Composte da giocatori di assoluto spessore ed affidamento. Rose, peraltro, ulteriormente rinforzate dall'arrivo di giocatori che - chi più, chi meno - ha già dimostrato di essersi ambientato alla perfezione (in particolar modo Simonetti per i biancorossi e Formato per i biancazzurri).
5) Il lato 'emotivo' del calcio
Quelle emozioni indescrivibili che ci legano a questo sport. Il derby ha avuto un sapore particolare anche per via di alcuni sviluppi 'romantici': per il Gaeta ha segnato Federico De Santis, che non si vedeva in campo da 77 giorni (ha saltato 10 partite per infortunio); mentre l'Itri ha provato l'essenza di segnare sul suono della sirena. Quando si suol dire: "Sei bella come un gol al 90'".
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