Mastrosanti: "Maturato in campo e nella vita, Stella la mia forza"

Con la sosta forzata del campionato, continuiamo a scoprire più da vicino i giocatori simbolo del Montespaccato Savoia e colonne portanti del progetto Talento & Tenacia. Dopo la bella chiacchierata con il portierone Riccardo Tassi, oggi abbiamo scambiato qualche parola con colui che potremmo definire il pioniere della creatura dell'Asilo Savoia. Stiamo ovviamente parlando di Kevin Mastrosanti, alias KM9, bomber in campo e nella vita. Parola a lui. “Questo è il mio quarto anno con Talento & Tenacia, sono stato il primo ad entrare nel progetto ed ora ne sono diventato l'emblema. Sinceramente all'inizio ero un po' scettico e a volte anche in disaccordo con il Presidente Monnanni, ma giorno dopo giorno mi ha dimostrato con i fatti che insieme a lui e all’Asilo Savoia potevamo creare davvero qualcosa di diverso anche e soprattutto in ottica futura. Sono entrato in “Talento & Tenacia” che ero un ragazzino appena uscito dalle superiori e che aveva distrazioni di vario tipo. Oggi quel ragazzino ha un posto di lavoro, gestisce una palestra ed è prossimo a costruirsi una famiglia. In questi anni sono maturato molto sotto tutti i punti di vista ma soprattutto sotto il profilo umano e sento di doverlo anche al nostro progetto; ora mi reputo e mi sento riconosciuto anche dagli altri come una persona matura, che sa assumersi le proprie responsabilità raccogliendo l’opportunità unica che gli è stata offerta. Tra le tutte le iniziative che abbiamo svolto, non dimenticherò mai l'incontro con il Presidente Mattarella, è stata un'emozione unica e che non capita tutti i giorni”.

Come accennato dallo stesso calciatore, in previsione c'è l'idea di crearsi una famiglia vera e propria con quella che è la compagna di tutti i giorni, alla quale dedica ogni gol che segna la domenica. “Stella per me è una persona fondamentale. È grazie a lei se quest'anno ho deciso di ricominciare a giocare seriamente dopo l'infortunio della passata stagione, mi ha dato quella carica in più per continuare a certi livelli. Per quanto riguarda l'extra calcio c'è poco da dire, ho scelto lei come compagna di vita ed è con lei che voglio formare la mia famiglia”.

Essendo un classe '94 Mastrosanti ha ancora molto da dare a questo sport e tanto è ciò che si è conquistato anche in passato. Tra tutte le esperienze ce n'è una che il bomber ricorda con maggior piacere. “Sicuramente la stagione con il Maccarese il Serie D. Avevo solo 18 anni e venivo da un campionato Juniores Elite vinto con l'Atletico 2000 in cui avevo segnato 31 gol. Proprio per questo arrivai lì credendo di sapere già tutto, ma gente come D'Agostino, Diamoutene o Romondini mi misero subito in riga facendomi capire che il posto dovevo sudarmelo con lavoro e sacrificio. Quei consigli mi sono serviti moltissimo tant'è che alla fine segnai 11 gol alla mia prima esperienza in D. Anche a livello di ricordi quell'anno è stato indimenticabile”.

Tornando ad oggi, Kevin Mastrosanti è un po' il guascone del Monte Savoia, colui che con il suo umorismo tiene sempre alto il morale in casa azzurra. In tal senso afferma: “Sì, sono così in gruppo ma anche nella vita. È il mio modo di essere, mi piace scherzare molto e mantenere un buon umore. Tra i miei aneddoti, c'è sicuramente l'abbraccio con il capitano Sismondi prima di ogni partita. Con lui abbiamo condiviso gioie e dolori. Il primo anno che giocammo insieme con l'Audace pareggiammo all'ultima partita con l'Unipomezia e non riuscimmo a qualificarci alle finali. A fine partita ci abbracciammo piangendo entrambi e da allora il nostro legame è diventato sempre più forte. Prima di ogni partita, chiaramente, bacio sempre anche il braccialetto di Stella”. Il giovane attaccante conclude infine con qualche augurio in particolare: “Innanzitutto spero che questo brutto periodo finisca al più presto e quanto prima torneremo ad allenarci e giocare a calcio. Voglio vincere questo campionato. A livello personale, cercherò di chiedere al più presto la mano di Stella e diventare marito e moglie”.