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l'intervista
30 Marzo 2020
Cipriani (Ph Cippitelli)
Potremmo definire l'esperienza, per adesso ancora breve, con la maglia dell'Astrea come una vera e propria rinascita per il giovanissimo attaccante Alessio Cipriani. Il classe 2000 era infatti reduce da una prima parte di stagione non propriamente rosea con l'Ottavia dove aveva trovato pochissimo spazio, ma da quando ha cambiato casacca con il mercato di dicembre si è letteralmente rigenerato rappresentando per i ministeriali un grandissimo innesto. Parola a lui.
Buongiorno Alessio, per te una stagione a due volti, dopo una prima parte poco fortunata sei rinato con l'Astrea. Te l'aspettavi un impatto del genere?
“Buongiorno, dato il mio allenamento costante e serio mi aspettavo di ottenere qualche risultato ma non così eclatante, anche grazie ad un pizzico di fortuna”.
Come ti stai trovando? Cosa ne pensi di questa società?
“Mi sono trovato benissimo con la squadra. Riguardo la società, me ne avevano già parlato del fatto che fosse seria, mi piace e spero di ottenere un risultato importante insieme. Colgo l'occasione per ringraziare tutti i compagni e specialmente il direttore Celestino, che è molto presente e si informa sempre della squadra”.
Sei un giovane ma sei già un punto fermo, cosa ha facilitato il tuo integramento?
“Come dicevo prima mi impegno seriamente negli allenamenti e avendo avuto un pizzico di fortuna è stato quasi semplice esprimermi nel mio ruolo, grazie anche alla squadra che mi fa giocare serenamente ma con molta professionalità”.
Tra tutti i mister che hai avuto, chi ti ha insegnato di più?
“Non ho un mister in particolare e tra tutti quelli che ho avuto ho cercato di apprendere il più possibile, da mister Greco con la Berretti a mister Gardini con il Trastevere, e adesso dal mister Ferretti che in questo momento ha molta fiducia in me”.
Il difensore che ti ha dato maggiore difficoltà?
“I difensori sono tutti bravi chi più chi meno, comunque esco sempre livido da ogni partita...”
Cosa ti aspetti per il futuro?
“Per il futuro spero di migliorare sempre di più e magari riportare l'Astrea nelle categorie che merita”.
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