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l'intervista

Cirilli: "Mancavano troppe gare per decretare la classifica"

Il capitano della Virtus Nettuno sul futuro della stagione e del calcio dilettantistico

14 Maggio 2020

Cirilli (Virtus Nettuno)

Cirilli (Virtus Nettuno)

Cirilli (Virtus Nettuno)

Proseguiamo la nostra analisi insieme ai capitani di Eccellenza circa le prospettive del calcio dilettantistico nei prossimi mesi. Oggi è la volta di Emanuele Cirilli della Virtus Nettuno, il quale commenta così i quesiti nel sondaggio di lunedì scorso.


Nel caso i campionati si chiudessero senza tornare in campo, retrocessioni e promozioni devono valere?

“Non devono valere né promozioni, né retrocessioni, mancavano troppe partite per decretare la classifica finale”.


Molti addetti ai lavori hanno detto che anche i calciatori dovranno ridimensionare i rimborsi per ripartire. Sei d'accordo?

“No, stanno adottando casse integrazioni per i lavoratori perché non farlo anche nel calcio? Anche se nel mondo dilettantistico è difficoltoso, perché non essendoci accordi economici in Eccellenza la cosa è complicata. Non può andarci a rimettere sempre il giocatore. C’è chi deve prendersi le proprie responsabilità come ad esempio la Lega e il Governo su degli aiuti da stanziare”.


Hai presentato la richiesta d'indennità per i collaboratori sportivi a Sport e Salute?

“No, insieme alla mia compagna abbiamo un’agenzia immobiliare e sono stipendiato dalla mia società, per cui non rientravo nei parametri”.


Avresti paura di tornare a giocare senza un vaccino?

“No, non avrei paura non so se per incoscienza o per altro. Forse perché i decessi sono perlopiù per persone anziane e con patologie pregresse. Non avrei paura ed anzi, non vedo l’ora di poterlo fare”.

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