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L'intervista
17 Luglio 2020
Alessandro Corvesi
Non è stata una stagione semplice per la prima squadra del Campus Eur. Un inizio di campionato complicato, poi gli sforzi compiuti per risalire la china, e infine il lockdown, l'emergenza sanitaria, che ha bloccato lo sport, chiudendo anticipatamente la stagione calcistica e non solo. Ma già si è ripreso a lavorare alacremente sul Lungotevere Dante e con il capitano dei bianconeri, Alessandro Corvesi, abbiamo fatto il punto della situazione, fra passato, presente e futuro, proprio ora, quando sta per cominciare per il centrocampista la stagione numero quattro con la maglia del Campus Eur. “Continua una grande avventura per me, sì”, commenta con noi capitan Corvesi, “ricordo bene quando arrivai qui tre anni fa: dopo una lunga parentesi nel professionismo mi stancai di traslocare, avevo bisogno di maggior stabilità. Conoscevo bene il direttore Claudio Caterini, poi ho incontrato il presidente Daniele Aprile, che mi fece da subito un'ottima impressione davvero. E grazie a personalità come loro mi lasciai presto convincere a scendere di ben due categorie ed entrare a far parte di questa famiglia. Come ho visto crescere il club in questi anni? Tutto parte dalle persone che ne fanno parte. C'è tanta ambizione qui, tanta voglia di fare bene e con il tempo ho visto molte cose cambiare in meglio, penso ad esempio al settore giovanile, cresciuto moltissimo negli anni. Sono sempre state allestite poi buone prime squadre, più che in grado di mantenere la categoria... si è lavorato bene insomma sotto molti aspetti”. Quest'ultimo però, al di là del Covid, è stato un anno storto. “Sì, partito in salita sin da subito. La società ha deciso di puntare su una squadra ricca di giovani ma purtroppo, in questa categoria, può capitare di pagare dazio con l'inesperienza. L'inizio è stato assolutamente negativo, poi a gennaio la società ha fatto notevoli sforzi per rinforzare il gruppo con innesti di qualità ed esperienza e abbiamo visto subito i frutti: stavamo risalendo la china e se avessimo giocato le ultime partite sono certo che ci saremmo portati ancora più in alto di dove eravamo”. C'è maggiore ottimismo riguardo il prossimo anno. “Assolutamente sì, partiamo da uno zoccolo duro di giocatori che hanno imparato a stare insieme, abbiamo un mister che conosce approfonditamente la categoria... possiamo ambire a partire da subito bene”. Tanto tempo senza giocare, tanto tempo lontano dal campo. Come sta reagendo capitan Corvesi? “Sinceramente mi sento bene, sono carico, non vedo l'ora di cominciare. Di solito in questo periodo spegnevo nella mia testa l'interruttore del calcio, ma stavolta non è così, anzi: per la prima volta nella mia carriera mi sto allenando a luglio con un personal trainer che mi segue: voglio ripartire alla grande”. Sull'Eccellenza che sarà, dopo l'ampliamento dei gironi: “Mi auguro anzitutto che tutte le società abbiano la capacità di ripartire, naturalmente. Considerando poi il maggior numero di retrocessioni previste mi aspetto che tutte le partecipanti cerchino di formare gruppi più competitivi essendo più difficile la lotta per la salvezza... se le cose andranno così ne sarei felice, comporterebbe un livello generale più alto”.
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