l'intervista
Edoardo Santori si prepara alla "Decima" con la Pro Calcio Tor Sapienza
Il capitano festeggia un traguardo storico con il club gialloverde: "Se sono arrivato a questo è perché c’è qualcosa che va oltre il lato sportivo"
Dieci anni con la stessa maglia, passati a lottare per i colori della Pro Calcio Tor Sapienza. Edoardo Santori si prepara ad una nuova stagione in gialloverde, la decima con la prima squadra appunto, pronto a scrivere l'ennesimo capitolo di una storia d'amore senza fine: “Molti vengono ricordati per le loro carriere, per i loro goal, io spero almeno di essere ricordato come uno dei calciatori più fedeli ad una società (ride). Avevo 18 anni quando sono arrivato e non avevo neanche la barba, ora ne ho 28 e posso dire che mi hanno visto crescere sotto tutti gli aspetti. Rimanere dieci anni in una stessa società non è una cosa che al giorno d’oggi si vede facilmente. Se sono arrivato a questo traguardo è perché c’è qualcosa che va oltre il lato sportivo e il legame che io ho con questa società non si può spiegare se non lo si vive. Sono fiero della scelta che ho fatto, e voglio ringraziare tutta la società nelle persone di Valeria, Fabrizio e Massimo Armeni che mi hanno permesso ogni anno di essere sempre al centro del loro progetto e hanno sempre sopportato e accettato il mio carattere. Un ringraziamento però mi sento di farlo anche a Stefano Volpe, perché è stato per molti anni parte integrante del mio percorso e se sono arrivato a questo traguardo qualche merito è anche suo. E infine vorrei ringraziare ogni singolo compagno che è ancora qui seduto nello spogliatoio accanto a me o che è passato di qui in questi 10 anni, perché ognuno di loro, chi più e chi meno, rappresenta un pezzetto del mio percorso”. Il capitano chiude poi con le aspettative sulla prossima stagione: “Per me sarà una stagione speciale, la decima in prima squadra. Spero di fare altrettanti gol, uno per anno e tornare a festeggiarli insieme ai tifosi che ci sono tanto mancati. Per esperienza ti dico che non fisseremo degli obiettivi a lungo termine, dobbiamo solo pensare a creare un grande gruppo. Ai nuovi, insieme agli altri “anziani”, vorrei trasmettere il senso di appartenenza perchè bisogna avere senso di sacrificio e dedizione, senza i quali non si potrà raggiungere nessun obiettivo”.